Trasporti, governo ‘ripiana’ e M5S attacca

Un contributo straordinario alla Regione scatena la reazione: «Un regalo al Partito Democratico umbro e alla sua giunta»

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Il contributo straordinario alla Regione Umbria per 45,82 milioni di euro, ci sarà, ma – stando a quanto scrive l’agenzia Adn Kronos – «non è destinato alla copertura di alcuna passività della società Umbria Mobilità». Ma questa precisazione non è bastata a mitigare la polemica immediatamente esplosa.

Maria Grazia Carbonari

M5S scatenato La consigliera ragionale Maria Grazia Carbonari (M5S) parte lancia in resta: «Il governo stanzia un aiuto straordinario di 45,8 milioni. Salvataggio del trasporto pubblico locale in Umbria oppure dei politici umbri responsabili del disastro? Oggi i cittadini umbri hanno avuto l’ennesima dimostrazione che quella del “non ci sono i soldi” è solo una patetica scusa di un partito che non esita a tagliare sui servizi, sugli investimenti e sulla ricostruzione per i cittadini terremotati, ma è piuttosto celere a trovare milioni di euro per le banche e le imprese contigue, utilizzando i soldi pubblici per coprire i propri disastri e sfuggire alle proprie responsabilità. Da Umbria Mobilità ai Consorzi TNS e Crescendo al il Fondo Monteluce in Umbria, per restare in casa nostra, al Monte dei Paschi e Banca Etruria se vogliamo volgere lo sguardo oltre regione. Milioni e milioni di euro trovati con il semplice schiocco delle dita. Soldi che non si trovano o non ci sono mai quando c’è da servire il cittadino. Soldi sottratti agli ospedali, dove i pazienti vengono relegati nei corridoi perché non ci sono posti letto, alla sicurezza dei nostri figli per l’adeguamento sismico delle scuole, all’assistenza per i disabili, soldi con i quali si poteva garantire un reddito di cittadinanza ad oltre 40mila indigenti umbri».

«Regalo al PD» Secondo Carbonari «questo stanziamento che dovrebbe salvare il trasporto pubblico locale ci appare piuttosto come un regalo al Partito Democratico umbro e alla sua giunta allineata totalmente alla corrente renziana dopo il ‘Patto Boschi-Marini’ di un anno fa e ad oggi in serissima difficoltà a causa della fallimentare gestione post-terremoto e dallo scandalo giudiziario di Terni. Un carrozzone, quello di Umbria Mobilità che ha già fagocitato diverse risorse pubbliche sottratte ai servizi per la collettività.  Non lasceremo che l’ennesimo salvataggio occulto fatto dal Partito Democratico, pagato con i soldi dei cittadini, consenta di nascondere le responsabilita pregresse politiche e amministrative che hanno portato a questo disastro. Sembra assurdo che in Umbria non debba mai pagare nessuno. A fronte di tutto questo, è inevitabile e ancorché imminente la presentazione in aula della nostra richiesta di istituire una commissione d’inchiesta che indaghi su queste paradossali e scandalose vicende».

 

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