Terni, trasporti: «Quartieri isolati»

Rifondazione Comunista parla di «pesante disservizio» e attacca: «Siamo ben oltre i confini dell’assurdo e del rispetto per la cittadinanza tutta»

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del Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Terni

Il trasporto pubblico viene gravemente e pesantemente tagliato nel numero di corse e linee attive: tagli  che isoleranno interi quartieri nelle prossime domeniche, un borgo come Collescipoli – ad esempio – è collegato con la sola linea 9 che transita per l’ospedale.

Orari che passano dal feriale al festivo in determinati giorni di pausa scolastica natalizia, limitando cosi la libertà di andare nel centro cittadino ternano anche solo per un’ora: occorreranno in molti casi due biglietti urbani del costo cadauno di € 1,30 per muoversi, in quanto la durata di ogni ticket è di 100 minuti.

Dopo il parzialissimo ed inefficace provvedimento del blocco di alcune auto nella sola Zona Zero, il lunedì e martedì, arriva anche la contraddizione nel menomare i trasporti pubblici invece che integrarli.

Chi paga l’abbonamento mensile si ritrova con un pesante disservizio nella giornate domenicali e festive, in quanto circoleranno solo 3 linee (linea 3, linea 4 e linea 5), neanche facilmente raggiungibili a piedi per poi prendere l’autobus e andare alla destinazione voluta.

Va inoltre sottolineato un ulteriore fatto che denota profonda superficialità: nelle domeniche oltre alla linea 4 (Cospea-cimitero), rimarranno solamente attive le linee 3 (Cesi-Acquavoliera-ospedale) e 5 (Acquavogliera-Bramante-Ospedale), che hanno un percorso pressochè identico.

La mancanza di logica è inquietante: i tagli di cui sopra creeranno pesanti disagi alle persone per spostarsi per ogni tipo di esigenza, anche seria, oltretutto nel periodo pre-Natalizio.

Il trasporto pubblico dovrebbe essere una risorsa su cui fortemente ed intelligentemente investire, incentivare e sviluppare al fine di ridurre il cancro annoso delle polveri sottili e conseguenti malattie. 

Il tutto da sommare alla mancanza di una rete sufficiente e dignitosa di piste ciclabili e di progetti volti alla creazione della stessa.

La totale mancanza di cultura e principi sani, nell’ambito politico-istituzionale, ci fanno quotidianamente ammalare e ci relegano in recinti pratici e mentali. Con le drammatiche conseguenze in essere nel quotidiano. Si sta fermando letteralmente la città, con estrema irresponsabilità istituzionale!

La beffa finale con abbuffata di ipocrisia ce la serve, tanto per cambiare, il Partito Democratico, che per mezzo della propria giunta e maggioranza comunale, taglia, indebolisce e smembra, dopodiché si auto-critica a mezzo mass-media tramite la voce di un proprio circolo.

Siamo ben oltre i confini dell’assurdo e del rispetto per la cittadinanza tutta.

 

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