Trasporti Umbria: «Chi paga il conto?»

Roberto Perfetti, segretario generale Ugl Umbria: «Errori evidenti commessi da questa amministrazione regionale. Loro maggiori responsabili del caos»

Condividi questo articolo su

di Roberto Perfetti
Segretario generale Ugl Umbria

Incredibile in questi giorni è di nuovo caos trasporti. Gli amministratori della Regione Umbria ripropongono il problema ormai quasi sempre estivo dei tagli al trasporto pubblico locale: è di qualche settimana fa la soddisfazione e l’esultanza dell’assessore regionale ai trasporti Chianella, per l’acquisizione di Rfi (Gruppo Fs ) della ex Fcu ( Umbria Tpl e Mobilità ferrovia regionale) ma a distanza di qualche settimana, gli uffici dello stesso assessorato regionale ai trasporti, propongono un documento istruttorio che sfocia nella delibera 632 della giunta regionale ormai orfana della dimissionaria presidente Marini.

Per noi della Ugl era scontato, è l’amara conclusione di una vicenda amministrativa a nostro avviso sbagliata, che ha visto la cessione dell’azienda unica regionale del trasporto, di cui noi dell’Ugl siamo stati unico sindacato a raccogliere le firme perché non fosse ceduta, e rimanesse nelle mani dei cittadini umbri. Adesso è accaduto che le aziende che gestiscono il tpl in Umbria hanno presentato il conto, hanno richiesto le risorse che mancano per le prestazioni dei servizi in obbligo, perché la concessione tramite gara è scaduta nel 2011, servizi che da quella data con il tempo vanno sempre più riducendosi vedi i recenti tagli degli anni scorsi, un amministrazione regionale che non ha mai provveduto a dotare il settore trasporti di risorse certe, che non ha mai voluto procedere alla nuova assegnazione dei servizi tramite nuova gare, ha preferito cercare partner per gestire la crisi dei trasporti in Umbria, ora è arrivato il conto…. si parla di aumento dei biglietti a fronte di minor servizio, si cercano soluzioni sulle spalle dei lavoratori occupati e sull’utenza.

Quanti errori evidenti ha commesso questa amministrazione regionale se oggi i risultati sono quelli che vedono una riduzione pesante dei servizi? Perché non si è proceduto velocemente alla trasformazione di Umbria Tpl e Mobilità Spa in Agenzia regionale, dopo che era stata ceduta la gestione dei servizi dell’intero territorio regionale a Busitalia-Sita Nord, vi era un recupero di qualche milione di euro di Iva certo, considerato che questo passaggio era stato condiviso dall’intero consiglio regionale dell’Umbria? Ora si vogliono chiedere maggiori risorse ai Comuni, ad amministratori e sindaci che in molti casi sono stati appena eletti, o provengono da Comuni in dissesto finanziario.

Chi pagherà il conto? Per quanto ci riguarda le risorse almeno fino alla fine del 2019 le deve trovare la regione Umbria che a nostro avviso è il maggior responsabile del caos trasporti. I cittadini ed i lavoratori una cosa possono fare, mandare a casa appena possibile una classe dirigente di evidente incapacità amministrativa. La Ugl come sempre sarà in prima linea al fine di evitare pesanti penalizzazioni ai lavoratori e agli utenti del trasporto pubblico locale.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli