Trasporto disabili, minoranze all’assalto

Terni, preannunciano esposti e segnalano disagi in serie: «Colpa non solo dell’amministrazione, ma anche di chi firma deleghe in bianco»

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«Dovevano andare in un centro diurno per persone con disabilità e si sono ritrovati scaricati in un sindacato fra lo sgomento collettivo. La rivoluzione dei trasporti delle persone con disabilità che frequentano i centri diurni socio-assistenziali in salsa ‘leghista-cecconiana’ sta tutta in questo passaggio di una gravità inaudita». Monta la polemica fra le opposizioni in consiglio comunale a Terni – parlano all’unisono M5s, Pd, Senso Civico e Terni Immagina – contro l’assessore comunale al welfare Marco Cecconi e le scelte compiute sul fronte del servizio di trasporto per le persone disabili.

TRASPORTO DISABILI, L’ASSESSORE CECCONI: «BASTA MENZOGNE»

L’attacco

«Si poteva scegliere la via del confronto – scrivono le forze politiche in una nota -, si poteva lavorare unitariamente per cambiare le cose, c’era un bando in essere che garantiva un anno di tempo, c’erano le competenze nel mondo associativo per condividere una scelta tecnicamente sostenibile per garantire libertà di scelta ed un servizio perfetto rimanendo nel rispetto delle norme. Si poteva garantire l’occupazione tutelando quei lavoratori gettati nell’agone mediatico quasi come carnefici per il semplice fatto di aver un contratto con una cooperativa. Invece l’assessore ha scelto la via delle azioni di forza unilaterali che hanno dato alle opposizioni materiale per svariati esposti e che si sono concretizzate in incertezza e disagi per molte famiglie, persone che hanno già tanti pensieri anche senza che la giunta Latini si impegni per creargliene altri. Invece siamo arrivati agli esposti e ai disservizi».

«Colpa anche di chi ha firmato delega ‘in bianco’»

«Non vogliamo neanche rispondere – proseguono i consiglieri comunali di M5s, Pd, Senso Civico e Terni Immagina – alle affermazioni deliranti di un assessore che sente tremare la poltrona, anche perché d’ora in poi visto che la maggioranza era stata avvisata bonariamente, le responsabilità sono in capo direttamente al sindaco ed è lui che dovrà rispondere delle azioni della sua giunta. Non ce la prendiamo con chi ha dato disponibilità ad erogare il servizio, ce la prendiamo con chi a nostro avviso non ha seguito correttamente le procedure eliminando di fatto la tanto decantata libertà di scelta, mettendo in piedi un sistema ibrido che da un punto di vista normativo potrebbe avere svariate criticità che stiamo segnalando alle autorità competenti. Ognuno si prenda le sue responsabilità, non solo l’assessore ma tutti quelli che hanno aperto una delega in bianco nonostante le lacune macroscopiche di questa operazione ampiamente descritte per tempo dalle opposizioni e da parte di molte associazioni, ormai attenzionate e messe nei libri neri dell’Ovra per il semplice fatto di non fare parte della corte del ‘potentino’ di turno».

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