Uil Umbria, Bendini confermato segretario

Eletto il Consiglio confederale nel 17° congresso regionale. «Puntiamo a essere più incisivi nelle politiche regionali»

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Conferme in casa Uil Umbria con Claudio Bendini che è stato rieletto segretario generale nel 17° congresso regionale dell’Unione italiana dei lavoratori di martedì a Perugia. Eletto, poi, il nuovo Consiglio confederale regionale di Uil Umbria che porterà avanti le attività del sindacato per almeno quattro anni. Tra gli incarichi conferiti, quello di tesoriere va a Roberto Prosperi. Presenti per l’occasione Carmelo Barbagallo e Pierpaolo Bombardieri, rispettivamente segretario generale e segretario organizzativo di Uil.

I lavori congressuali si sono aperti con una relazione di Bendini all’insegna degli slogan ‘Con equilibrio nella direzione giusta’ e ‘Merito e produttività per l’Umbria 4.0’. «La direzione – ha affermato Bendini – è quella di contemperare gli interessi dei lavoratori con quelli del mondo dell’impresa e della pubblica amministrazione in modo tale da favorire lo sviluppo nell’interesse esclusivo dei lavoratori. Questo sforzo ci è stato riconosciuto nelle recenti elezioni delle Rsu del pubblico impiego dove abbiamo aumentato i nostri consensi rispetto alle elezioni precedenti. Abbiamo triplicato i voti all’Università, siamo aumentati del sette per cento nello Stato e rappresentiamo più di un lavoratore su tre nelle autonomie locali e nella sanità. Siamo primi in molte aziende in una ventina di comuni, compreso il comune di Terni, ma anche nella Regione Umbria, nell’azienda ospedaliera di Perugia e all’Istituto zooprofilattico Umbria Marche. Il trend è veramente positivo».

Gli obiettivi Nei prossimi anni, ha specificato Bendini, «oltre ad aumentare i consensi, vogliamo essere più incisivi per quando riguarda l’indirizzo delle politiche nella nostra regione e nelle aziende più importanti. Oltre all’attività routinaria che riguarda i contratti del lavoro, cercheremo di agire soprattutto sulla contrattazione decentrata di secondo livello per aumentare l’efficienza e l’efficacia delle aziende e in generale il reddito aggiuntivo integrativo per i lavoratori. Inoltre, vorremmo che la Regione si facesse carico di politiche per lo sviluppo e aumento della produttività, elementi questi che purtroppo sono in calo negli ultimi vent’anni».

A livello nazionale La Uil «gode di ottima salute – ha affermato Barbagallo – come confermano le ultime elezioni delle Rsu in Umbria, segno che concentrarsi sul merito è stata l’arma vincente. A livello nazionale ci siamo impegnati sul fronte previdenziale, per esempio, introducendo il principio della flessibilità dell’uscita dal lavoro nel sistema creato dalla riforma Monti-Fornero, che era sbagliata, e assunto un ruolo da protagonista nelle trattative con il Governo Renzi e Gentiloni, partecipando attivamente alla stesura dei documenti. Adesso siamo pronti a discutere con il Governo che si formerà sui problemi che abbiamo sempre posto. Finita la campagna elettorale ritorniamo con i piedi per terra e vediamo di sottoscrivere gli accordi che servono per rilanciare il Paese, l’economia e l’occupazione, in particolare per i nostri giovani. La disoccupazione giovanile ha percentuali incredibili e questo induce loro ad andar via dall’Italia. Non possiamo permetterci di perdere questa ricchezza».

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