Umbertide, accordo: «La moschea si farà»

Firmato un documento tra il prefetto Cannizzaro, il sindaco Locchi e il centro culturale islamico: sermoni in anticipo e tradotti in italiano

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C’è chi prova a contrastarla con tutte le forze e i mezzi a disposizione. E chi, invece, lavora per la convivenza e l’integrazione.

Il documento E proprio in questa direzione va infatti il documento, firmato giovedì dal prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro, il sindaco di Umbertide Marco Locchi e dal presidente dell’associazione Centro culturale islamico di Umbertide Chafiq-El-Oqayly, che recepisce integralmente i contenuti del ‘Patto Nazionale per un Islam Italiano espressione di una comunità aperta, integrata ed aderente ai valori e principi dell’ordinamento statale, sottoscritto lo scorso 1 febbraio dal ministro dell’Interno e dai rappresentanti delle principali organizzazioni islamiche presenti in Italia.

Gli accordi In particolare, è stato previsto che con successivi accordi di dettaglio si procederà a dare compiuta attuazione al citato ‘Patto nazionale’. In attesa della loro stipula, si è convenuto di porre in essere le azioni necessarie a realizzare fin da subito alcuni punti qualificanti come facilitare i contatti e le relazioni delle istituzioni e della società civile con le associazioni islamiche attraverso, tra l’altro, la costituzione di appositi tavoli sia a livello comunale che in prefettura, in quest’ultimo caso anche con la partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni territoriali. Non solo, l’associazione islamica firmataria trasmetterà alla prefettura con congruo anticipo i sermoni del venerdì corredati da apposita traduzione in italiano e, con cadenza trimestrale, fornirà, altresì, la raccolta di detti sermoni debitamente tradotti.

La moschea L’associazione, inoltre, invierà alla prefettura, con cadenza trimestrale, copia della documentazione relativa alle donazioni ed ai finanziamenti ricevuti. Con riguardo alla costruzione in atto del nuovo Centro culturale islamico il comune e l’associazione hanno convenuto di distinguere due specifiche fasi: la prima concernente la realizzazione del solo piano terra, per il quale verrà rilasciata una separata agibilità, la seconda relativa alla restante parte dell’edificio, avrà luogo sulla base di successive intese tra le parti. Il protocollo è aperto ad eventuali ulteriori adesioni di Comuni ed associazioni islamiche.

 

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