Umbria, 3 milioni per assegno ricollocazione

Investimento per renderlo operativo: riguarda i lavoratori licenziati ed i cassintegrati. Tre fasi operative

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Un investimento da 3 milioni di euro – 1 destinato all’Area crisi complessa complessa Terni-Narni – per rendere operativo il nuovo assegno di ricollocazione con incentivi finalizzati all’assunzione, dai 5 ai 14 mila euro per impresa. Ad annunciare la misura è il presidente della Regione Umbria Fabio Paparelli: «Con una platea potenziale di 900 ex lavoratori che percepiscono la Naspi, l’indennità mensile di disoccupazione, e 1000 cassaintegrati, di cui circa 200 nel territorio provinciale di Terni e 800 in quello di Perugia, ‘UmbriAttiva Reimpiego’ rappresenta un provvedimento importante che dà una risposta concreta alle persone che sono uscite, o che rischiano di uscire, dal mercato del lavoro, rimodulando una misura che il Governo nazionale ha, di fatto, abolito limitandola ai soli percettori del reddito di cittadinanza».

Le fasi operative

Sono tre. Si parte dalla prima, ovvero l’appuntamento al centro per l’impiego: «Accertato di possedere i criteri con i quali si è definito il target destinatario del bando, il cittadino può fissare un appuntamento al suo centro per l’impiego di riferimento e, verificati ulteriormente i requisiti, stipulare o aggiornare il patto di servizio personalizzato con il programma ‘Umbriattiva Reimpiego’». La seconda è quella degli incontri: il cittadino sarà chiamato ad una serie di appuntamenti per rafforzare le competenze nella ricerca attiva del lavoro. A chiudere il cerchio è il rilascio del ‘Buono reimpiego’ da spendere nei centri per l’impiego o nelle agenzie di lavoro accreditate soggette alla verifica di performance di successo: «Dà accesso all’orientamento specialistico per definire le competenze così da migliorare la promozione alle aziende del territorio; accompagnamento al lavoro per promuovere il profilo professionale verso i potenziali datori di lavoro con annessa assistenza a selezione e fase di inserimento nell’impresa remunerato solo in caso di successo occupazionale; incentivo da 5 mila a 14 mila euro per l’assunzione con un riconoscimento successivo alla stipula del contratto di lavoro a tempo indeterminato o in apprendistato per le imprese che assumono, in base alle caratteristiche individuali del lavoratore e delle eventuali necessità formative».

Il target

La Regione specifica che «chi aderirà all’avviso non dovrà essere già fruitore di analoghe misure finanziate da programmi nazionali, come l’assegno di ricollocazione, e di quelle formative o di tirocinio previste da Umbriattiva giovani o adulti. Nello specifico, la popolazione target è individuata fra: gli iscritti ai centri per l’impiego regionali percettori di Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’impiego) per licenziamenti collettivi operati da imprese umbre, ovvero, limitatamente ai percettori residenti in Umbria, da imprese con unità produttive localizzate anche in altre regioni; i lavoratori in Cassa integrazione straordinaria (Cigs) a forte rischio di disoccupazione dipendenti sia da imprese per le quali è stato attivato un tavolo di crisi a livello nazionale o regionale, che beneficiano della Cigs per crisi o per azioni di riorganizzazione per periodi pari o superiori a sei mesi, sia da imprese che beneficiano di periodi aggiuntivi di Cigs per la cui concessione sono stati previsti, in sede di accordo, specifici percorsi di politica attiva del lavoro da parte della Regione. Fra questi ultimi si collocano i lavoratori che si riferiscono alle misure relative all’Area di crisi complessa Terni-Narni, all’Accordo di programma per la reindustrializzazione delle zone coinvolte dalla crisi del gruppo Merloni, le aziende di rilevanza regionale o nazionale e aziende cessate».

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