Sisma, prorogato stato emergenza

Umbria, nella tarda serata di lunedì il via libera in Consiglio dei ministri per il decreto: arriva fino al 31 dicembre 2020. Misure anti-spopolamento

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Il decreto-sisma annunciato dal premier Giuseppe Conte è stato approvato nella tarda serata – il Cdm è terminato poco prima delle 1 di notte – di lunedì in Consiglio dei ministri. Diverse le disposizioni contenute nel provvedimento con l’obiettivo di accelerare e completare la ricostruzioni in Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche: c’è la proroga fino dal 31 dicembre 2020 dello stato d’emergenza dichiarato in seguito al terremoto del 2016.

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Busta paga ‘pesante’ e ricostruzione privata

Nella nota del Governo si elencano tutte le disposizioni approvate. Si parte dalla «riduzione del 60% degli importi da restituire in relazione alla ‘busta paga pesante’, ovvero il taglio degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali che erano stati sospesi dall’agosto del 2016 a tutto il 2017 e che non dovranno più essere restituiti in misura integrale ma limitata al 40%; per la ricostruzione privata, una procedura accelerata per l’avvio dei lavori basata sulla certificazione redatta dai professionisti. Il controllo non verrà realizzato più a monte sul 100 % dei richiedenti, come avviene oggi, ma solo a campione sul 20 %. Restano fermi i controlli a campione a valle già oggi previsti dalla legge».

La ricostruzione e lo smaltimento

Ci sono poi misure «per agevolare l’approvazione dei progetti per la ricostruzione, regolando le modalità e le procedure per la copertura delle anticipazioni ai tecnici e ai professionisti del 50% dei loro onorari alla presentazione del progetto, con la previsione che per tali anticipazioni non possa essere richiesta alcuna garanzia; per la ricostruzione degli edifici pubblici, l’attribuzione della priorità agli edifici scolastici che, se siti nel centro storico, dovranno essere ricostruiti nel luogo nel quale si trovavano, salvo impedimenti oggettivi; in ogni caso, la destinazione d’uso dell’area in cui sorgevano non potrà essere modificata; per favorire lo smaltimento delle macerie, l’obbligo di aggiornamento da parte delle Regioni del piano per la gestione delle macerie e dei rifiuti, da effettuarsi entro il 31 dicembre 2019, al fine di individuare nuovi siti di stoccaggio temporaneo; in caso di inadempienza, l’aggiornamento sarà realizzato dal commissario straordinario».

Anti-spopolamento

Infine provvedimenti anti-spopolamento «volte a incentivare gli imprenditori a non abbandonare i territori, come l’estensione al territorio dei Comuni del Cratere della misura prevista a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno, denominata ‘Resto al sud’ e interventi finanziari a favore delle imprese agricole del territorio».

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