Donazioni di organi in serie – a partire dai cinque donatori di rene che hanno affrancato dalla dialisi sei pazienti umbri – anche fuori dall’Umbria per restituire la vita ad otto persone. In campo una task force composta dal Centro regionale trapianti del Santa Maria della Misericordia di Perugia, unitamente alle strutture di rianimazione degli ospedali di Perugia, Terni e Branca. L’incremento è stato registrato negli ultimi giorni, anche grazie alla campagna di comunicazione messa in atto dal Centro perugino in occasione del 30° anno di attività trapiantologica.
Gli interventi
Il prelievo e trapianto dei reni, che ha permesso di raggiungere quota 500 nella storia della struttura, è stato eseguito dalla equipe chirurgica del dottor Paolo Baccari, mentre per quello di fegato e cuore sono intervenute equipe chirurgiche di Roma ed Ancona. Per i prelievi delle cornee, poi trasferite alla ‘Banca degli occhi’ di Fabriano, sono state invece impegnate le strutture di oculistica di Perugia, Terni e Gualdo Tadino/Branca.
Condizioni in miglioramento
Con una nota stampa dell’azienda ospedaliera di Perugia, i sanitari fanno sapere che «a distanza di alcuni giorni dagli interventi chirurgici, le condizioni dei pazienti ricoverati presso il Centro trapianto di rene della struttura complessa di nefrologia di Perugia, sono soddisfacenti e in progressivo miglioramento». Sull’incremento di attività di queste ultime settimane, il responsabile del Centro regionale trapianti – Atanassios Dovas – evidenzia come «le tante iniziative, proposte anche recentemente, hanno sicuramente avvicinato la società civile al valore della donazione con l’espressione di volontà rilasciata al momento del rinnovo della carta di identità, come abbiamo potuto constatare anche in questa occasione».
