Umbria, in troppi sotto la soglia di povertà

Quadro a tinte fosche quello disegnato dall’Istat. In cinque anni sono raddoppiate le famiglie povere

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Non sono numeri confortanti quelli che riguardano la povertà in Umbria e in Italia. Se il cuore verde non gioisce, la situazione nell’intera penisola negli ultimi mesi non è migliore: il numero di famiglie in povertà assoluta si assesta intorno al milione e 470 mila.

Umbria più povera Quello che emerge dai numeri del rapporto annuale Istat ‘La povertà delle famiglie’ è una situazione di crisi perenne, segnata da un aumento delle famiglie che vivono sotto la soglia di povertà: in regione si è passati dal 7,1% del 2013 al 8% del 2014. Per essere più precisi l’Istat specifica che, in realtà, i poveri umbri oscillano in una forchetta che va dal 4,7 alll’11,2%, con un numero di famiglie che varia tra un minimo di 18 mila ad un massimo di 43 mila.

Media nazionale Unica nota positiva è data dal confronto con la media nazionale, che resta superiore a quella regionale: 10,3% contro l’8% in Umbria. Ma la differenza sostanziale sta nel fatto che a livello nazionale il dato è alquanto stabile rispetto al 2013, mentre in Umbria è in netto aumento: rispetto al 2009 (soglia al 3,8%) il dato è più che raddoppiato.

Confronto con le regioni Tra le venti regioni, l’Umbria si assesta a metà della lista. La più virtuosa è il Trentino con appena il 3,8%, seguita da Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana. In fondo alla classifica c’è la Calabria con il 26,9%, seguita da Basilicata e Sicilia, entrambe intorno al 25%.

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