Umbria, intesa M5s-Pd per il voto è più vicina

Luigi Di Maio ad Assisi non ‘scioglie’ il nodo del candidato. Ma il dialogo prosegue oltre il dualismo Fora-Proietti. «Nasce nuovo metodo»

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Giunto ad Assisi per la rassegna ‘Cortile di Francesco’, Luigi Di Maio, venerdì pomeriggio, ha incontrato la stampa. Senza svelare chi sarà il prossimo candidato alle elezioni regionali dell’Umbria. Dopo le frizioni delle ultime ore – l’endorsement di Di Maio per il sindaco di Assisi Stefania Proietti e la ‘sorpresa’ del Pd (che ufficialmente sostiene Andrea Fora) – le dichiarazioni del leader del M5s e ministro degli esteri, erano attese. Ma probabilmente serve ancora qualche ora per definire un’intesa che, si può prevedere, ci sarà. Forse attorno ad un terzo nome condiviso da entrambe le ‘fazioni’, dopo aver ‘bruciato’ sia Fora che Proietti.

Le dichiarazioni di Di Maio alla stampa (video)

Il ‘metodo Umbria’

Il ministro parte dalla Libia e dall’immigrazione, che era l’argomento dell’incontro di Assisi. Ma è inevitabile che le domande dei giornalisti fossero soprattutto sul nodo regionali. «Tutte le questioni relative a nomi e ‘contronomi’ le lascio a chi in questo momento si sta confrontando – ha detto Di Maio -. L’esperienza in Umbria è innovativa perché come Movimento 5 stelle siamo riusciti a fare in modo che i partiti facessero un passo indietro e i cittadini umbri potessero fare un passo avanti. Se riusciremo a creare questo patto civico, la nuova giunta dell’Umbria non avrà persone dei partiti, compreso il M5s, al proprio interno. Ci sarà un candidato presidente, spero un presidente, civico e indipendente che si creerà una sua giunta in base alle proprie capacità e competenze. In base alle competenze che sceglierà».

Spunta fuori il nome…

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«Questo, purtroppo, è innovativo in Italia perché per troppo tempo abbiamo avuto nelle regioni, giunte ostaggio delle dinamiche partitiche e politiche. A me interessa questo metodo, che sia ben chiaro e che possa ‘departitizzare’ le giunte regionali a partire dall’Umbria. C’è bisogno di persone competenti ed entusiaste e c’è bisogno di mettere da parte le frammentazioni dei partiti. Ci sono degli obiettivi per l’Umbria che tutti dicono di voler realizzare ma se crei una giunta con il vecchio criterio, come vuole fare il centrodestra che ha messo insieme le sue liste che devono accordarsi, non diversamente da quanto accaduto in Sicilia, Sardegna e Abruzzo dove sono serviti mesi per trovare la ‘quadra’, qualsiasi programma non si riesce a realizzare. Il metodo è al centro di questo laboratorio per un patto civico che escluda i partiti dalla futura giunta regionale. Al momento ci sono persone sia del M5s che del Pd, ma anche dell’Umbria dei Territori e tante altre realtà civiche che stanno discutendo. Qui potremmo contare davvero su tante liste, a patto che nessuno dica ‘io voglio l’assessore X’ o ‘voglio la nomina nella partecipata Y’. Non esiste più».

L’attivista gli urla: «Stai attento al Pd». Poi critica la stampa (video)

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