Umbria, ‘occupabilità’: «Dal Miur 1,5 milioni»

Tre progetti per tre laboratori dedicati agli studenti degli istituti tecnici di Perugia, Foligno e Todi. «Ecco la buona scuola»

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Economia e paesaggio, rete scuole Umbria green, Labonet. Sono questi i tre progetti che daranno vita, in Umbria, ad altrettanti laboratori territoriali per l’occupabilità coordinati dagli istituti tecnici Aldo Capitini di Perugia, Leonardo da Vinci di Foligno e il Ciuffelli-Einaudi di Todi.

L’incontro a palazzo Donini

I fondi Sul piatto il ministero dell’Istruzione ha messo oltre un milione e mezzo di euro per l’elaborazione e la realizzazione dei progetti che sono stati presentati, mercoledì, nella sede della giunta regionale di palazzo Donini dall’assessore regionale all’Istruzione Antonio Bartolini, dalla dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Sabrina Boarelli e dai dirigenti scolastici degli istituti coinvolti. «I tre progetti – è stato spiegato nel corso dell’incontro –   sono stati ideati con l’obiettivo di promuovere l’occupazione giovanile mediante l’orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, con riferimento alle vocazioni produttive culturali e sociali di ciascun territorio. In pratica, si tratta di spazi dall’alto profilo innovativo a disposizione di più scuole del territorio dove sviluppare pratiche didattiche avanzate in sinergia con le politiche locali per il lavoro e le imprese, aperti alla formazione dei giovani e alla prevenzione e al contenimento della dispersione scolastica».

La presentazione dei corsi

Scuola e lavoro «E’ con grande soddisfazione che oggi presentiamo i tre laboratori per l’occupabilità – ha detto l’assessore Bartolini – attivati grazie ad un significativo finanziamento del Miur. La Regione Umbria si è impegnata a sostenere i progetti presentati dalle istituzioni scolastiche, nell’ambito dei propri fini istituzionali e alla luce del piano del governo ‘La buona scuola’ che incentiva il rapporto tra scuola e mondo del lavoro. In questo contesto, i laboratori attivati sul territorio regionale rappresentano un’occasione importante per sperimentare buone pratiche».

Opportunità «Dietro le tre scuole capofila dei progetti – ha spiegato la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, Sabrina Boarelli –  c’è tutta una rete di scuole, quindi un sistema, quello umbro, al quale il ministero ha riconosciuto una grande validità progettuale. Le risorse stanziate per finanziare i progetti, insieme ad un altro milione e 800 mila euro derivanti dal Programma operativo Nazionale, potranno essere utilizzate per innalzare ancora di più la qualità del sistema e la diffusione sul territorio di progettualità legate alle vocazioni territoriali, all’alternanza scuola lavoro, a contenere la dispersione scolastica, dando un’opportunità ai Neet, i giovani non impegnati nello studio, senza lavoro e formazione». 

L’assessore Bartolini

I progetti «Economia e paesaggio – ha spiegato il dirigente dell’Itet Capitini di Perugia, Silvio Improta –  ha come tema portante la riqualificazione e la rigenerazione. Si tratta di un laboratorio sperimentale nel restauro architettonico in Umbria, regione ricca di monumenti e soggetta a drammatici eventi naturali. Economia e paesaggio ha l’ambizione di sperimentare materiali nuovi, tecniche e soluzioni progettuali, tecnologie all’avanguardia in grado di garantire l’accessibilità degli spazi, con un’attenzione particolare alla sostenibilità economica e ambientale approfondendo tematiche e interventi di salvaguardia e recupero architettonico, di rivalutazione economica dell’edilizia esistente, con particolare riferimento a quella storica, per un totale riuso delle strutture. In questo percorso gli studenti saranno affiancati da enti pubblici e privati e da una vasta rete di aziende».

Rete scuole Umbria green intende realizzare un laboratorio formativo d’eccellenza ad alta tecnologia per la filiera agroindustriale dell’Umbria, quindi orientato verso il bio, tipico e sostenibile. «L’obiettivo – ha  aggiunto il dirigente Marcello Rinaldi, dell’Isis Ciuffelli-Einaudi di Todi –  è la difesa e l’incremento della competitività della filiera agroalimentare umbra attraverso l’aggregazione delle energie delle scuole e anche degli imprenditori per generare idee creative capaci di aumentare la competitività delle imprese e, in parallelo, di migliorare il benessere e l’attrattività dei territori nei quali le imprese operano».

«Labonet – ha reso noto la dirigente dell’Itt Leonardo da Vinci di Foligno, Rosa Smacchi –  è concepito come luogo di raccordo tra il sistema dell’istruzione secondaria e mondo del lavoro, sviluppando competenze professionali adeguate ai settori che hanno maggiori prospettive di sviluppo, come il comparto della meccanica e della meccatronica. Il laboratorio – ha detto – fa uso strategico delle tecnologie digitali ed applica le innovazioni didattiche e progettuali ad esse connesse. In particolare è pensato per le imprese che necessitano di risorse umane provenienti da diversi percorsi di istruzione secondaria di ITS e universitari e finalizzato all’acquisizione delle più recenti innovazioni tecnologiche nel settore».

 

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