Ospedali in Umbria, valanga ‘bollini rosa’

Resi noti i riconoscimenti per il biennio 2020-2021 da parte della fondazione Onda: Terni e Città di Castello al top con il riconoscimento massimo

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Terni e Città di Castello al top, bene anche le strutture di Branca (Gualdo Tadino), Foligno e Spoleto. Pluri assegnazioni per gli ospedali umbri – il biennio di riferimento è 2020/2021 – in riferimento ai ‘bollini rosa’, assegnati dalla fondazione Onda e resi noti mercoledì: i punteggi sono legati all’attenzione per la salute femminile con focus su prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie che coinvolgono le donne.

Terni e Città di Castello

Per il ‘Santa Maria’ tre bollini dall’Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere), il massimo possibile. «Interessano – la nota dell’ospedale – tutto il dipartimento materno-infantile con le strutture di ginecologia, ostetricia,pediatria neonatologia e terapia intensiva neonatale oltre al servizio di pronto soccorso ostetrico e ginecologico con accesso diretto; il Centro salute donna, che garantisce modalità personalizzate e multidisciplinari di presa in carico e accesso unico ai percorsi di senologia, urologia, ginecologia endocrinologia, le strutture di neurologia e geriatria, la reumatologia all’interno della clinica medica e nell’ambito del dipartimento di emergenza-urgenza il prronto soccorso, una struttura trasversale e strategica dove è attivo il protocollo operativo di “codice rosa” per garantire un percorso dedicato alle donne vittime di violenza». La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei bollini è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da quasi 500 domande suddivise in 18 aree specialistiche, due in più rispetto alla precedente edizione per l’introduzione di dermatologia e urologia. Bene anche Città di Castello con tre bollini: «L’ospedale – sottolinea l’Usl Umbria 1 – è al 4° posto in Umbria per numero di nascite con una media di circa 600 parti nel biennio 2017/18, di cui il 24% in analgesia e sotto il 23% con taglio cesareo (migliore rispetto allo standard ministeriale fissato al 25%). Oltre ciò l’ospedale tifernate è sede di una della quattro Breast Unit regionali, con una media annuale di oltre 300 interventi chirurgici per carcinoma alla mammella, e di un ambulatorio dedicato alle problematiche post-partum del pavimento pelvico».

Doppio bollino. I criteri

Riconoscimento anche per gli ospedali di Gubbio-Gualdo Tadino, Foligno e Spoleto, tutti premiati con due bollini. Criteri? Tre: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute specificamente femminili e patologie trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, di percorsi diagnostico-terapeutici e di servizi clinico-assistenziali in grado di assicurare un approccio efficace ed efficiente in relazione alle esigenze e alle caratteristiche psico-fisiche della paziente e di ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e degenza della donna tra cui il supporto di volontari, la mediazione culturale e l’assistenza sociale.

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