Raffaello, 500 anni dopo: mostra a Città di Castello

Una mostra nell’autunno del 2020 sul periodo umbro del pittore, in occasione dell’anniversario della morte. Tanti eventi in preparazione dell’apertura: sarà l’anno di Sanzio

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L’Umbria si prepara a celebrare nel 2020 il V Centenario dalla morte di Raffaello Sanzio, valorizzando le opere e i luoghi in cui ha operato l’illustre pittore urbinate e con essi tutto il patrimonio culturale della regione attraverso una serie di iniziative elaborate dal Comitato organizzativo regionale.

Celebrazioni nel 2020

Il comitato nazionale per la celebrazione della ricorrenza ha individuato ed apprezzato il progetto della mostra alla Pinacoteca comunale di Città di Castello, dove si trova il Gonfalone della Santissima Trinità, nella quale verranno messi in luce alcuni aspetti della produzione artistica legata ai primi anni di attività del giovane Raffaello e agli echi che la sua lezione lasciò nella regione. Questa mostra, aperta dall’ottobre 2020 fino al gennaio 2021, verrà curata da Marica Mercalli, soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e da Laura Teza, docente di storia dell’arte umbra dell’università degli studi di Perugia.

Il giovane Raffaello

Raffaello mosse i suoi primi passi nella Città di Castello del Rinascimento, lasciandovi quattro opere fondamentali quali l’Incoronazione di san Nicola da Tolentino eseguita per la chiesa di Sant’Agostino, il Gonfalone della Santissima Trinità per l’omonima Confraternita, la Crocefissione Gavari per San Domenico e lo Sposalizio della Vergine per San Francesco. A parte il gonfalone, ancora presente in Pinacoteca Comunale, tutte le altre opere sono emigrate. Intorno a quest’opera autografa verrà riallestito un percorso museale che darà conto dell’attività di Raffaello nei suoi primi passi di maestro autonomo. Si metterà in evidenza la figura di Raffaello giovane a Città di Castello, la sua formazione, il confronto diretto e fondamentale con Luca Signorelli e in particolare con Il Martirio di San Sebastiano conservato nella stessa Pinacoteca e il rapporto con la committenza locale.

Cambia il percorso

Questa mostra vorrebbe anche cambiare profondamente il percorso museale della Pinacoteca di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, mettendo al centro Raffaello e ‘il suo sguardo’, curioso e indagatore, diretto verso Perugino e Luca Signorelli. Gli apparati espositivi, gli esiti della sua ricerca che sottende la mostra diventerebbero così permanenti e non effimeri, e destinati ad essere condivisi da un pubblico più ampio. In questo sforzo di ricerca dei fondi necessari a sostenere questa impresa si vorrebbe coinvolgere la città intera, in una campagna di vero e proprio crowdfunding, la più allargata possibile, sorretta da uno straordinario strumento fiscale quale l’Art Bonus, ancora troppo poco conosciuto e che verrà illustrato nella presentazione della mostra. I cittadini tifernati potranno quindi partecipare a una grande opera di riappropriazione di questa figura epocale del nostro Rinascimento, che ha mosso i suoi primi passi a Città di Castello, arricchendo la Pinacoteca di un nuovo sguardo anche sulle opere non più presenti in città, grazie anche all’utilizzo di riproduzioni digitali e virtuali.

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