Pd e 104: «Ricorso per il commissariamento»

Umbria, ancora polemiche in casa Dem. La ‘maggioranza dell’assemblea regionale’ annuncia l’atto: «Annullarlo, è sbagliato e irresponsabile»

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Non si placano le polemiche in casa Pd in Umbria. Le elezioni regionali si avvicinano – c’è anche l’ipotesi di fine ottobre per il voto – e i 104, coloro che si definiscono la maggioranza dell’assemblea regionale, tornano alla carica: «Troppa paura della partecipazione. Presenteremo un ricorso al tribunale per chiedere l’annullamento dell’atto di commissariamento dell’assemblea. Un provvedimento che giudichiamo sbagliato e irresponsabile».

I 104: «DECIDIAMO NOI»

La polemica

Prosegue dunque il braccio di ferro tra le parti: «Tanto tuonò che piovve. La saggezza antica – la nota dei 104 – ricorre in aiuto in questo periodo di confusione e fluidità politica per leggere il provvedimento che, ‘finalmente’, è arrivato. Dopo mesi di annunci falsi e omissione, la direzione nazionale del Partito democratico ha provveduto al commissariamento dell’assemblea regionale dem. Un atto, portato avanti con metodi e argomenti pretestuosi, che sembra evidenziare una paura di dialogo che serpeggia nel nostro partito. La comunità democratica dell’Umbria è stata privata infatti di un luogo che poteva essere quello più consono al dialogo e all’elaborazione di una linea comune che potesse condurci alle prossime elezioni regionali. Un luogo di discussione democratica che abbiamo più volte chiesto, con gli strumenti che lo Statuto forniva. Si è preferito glissare, minimizzare o alzare le spalle attraverso un atteggiamento di grave arroganza e cecità, che non si confà a chi predica coesione, unità e collaborazione».

L’ASSEMBLEA AUTOCONVOCATA

Le primarie

Si torna poi su un tema già dibattuto: «A questo si aggiunge un altro elemento. La paura delle primarie e della discussione intorno al candidato presidente. Le primarie di coalizione restano per noi la soluzione migliore per cementare una coalizione e creare una piattaforma programmatica valida, tanto più ora che si parla di anticipare la data delle elezioni. Invece si va nella direzione opposta: non ci è dato di sapere se si sia mai insediato un ‘tavolo di coalizione’ e non conosciamo ancora chi saranno i nostri alleati nella corsa contro la destra di Salvini e il populismo del 5 Stelle. La partecipazione, in questo contesto, resta la nostra stella polare, anche se nel Pd attualmente sembra prevalere un’altra idea, evitando di convocare organismi legittimati e evitando a tutti i costi le primarie».

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