Umbria, rifiuti: «Tutto sotto controllo»

Monito dell’assessore regionale Cecchini al Comune di Perugia: «Fare di più». A Borgogiglione pronti investimenti regionali per un milione di euro

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di G.N.

La Regione Umbria è pronta a sostenere parte dei lavori di consolidamento all’impianto di Borgogiglione, con un milione di euro, a fronte di un progetto certo; si dichiara non responsabile dell’attuale situazione di impasse del sistema dei rifiuti e bacchetta il Comune di Perugia, invitandolo a fare la propria parte. Con le Marche, invece, si va verso la proroga della convenzione, mentre il ‘no’ agli inceneritori viene confermato con decisione: questo il quadro emerso giovedì mattina, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a palazzo Donini per illustrare la delibera di giunta approvata per ‘accelerare’ il processo di riorganizzazione del settore.

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Borgogiglione

L’assessore regionale all’ambiente Fernanda Cecchini ha messo i puntini sulle ‘i’, a partire da Borgogiglione. Ha riferito di una lettera in cui Tsa, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti nell’area del Trasimeno, manifesta «l’intenzione di consegnare il progetto preliminare entro il prossimo 11 gennaio e il definitivo entro febbraio 2019». L’assessore ha poi bacchettato il Comune di Perugia sul tema dei rifiuti, accusandolo di «non essersi mai posto alcuni problemi. Quello di non avere una discarica dove smaltire i rifiuti, di avere un’impiantistica obsoleta e di essere socio di una società che gestisce oltre la metà dei rifiuti dell’Umbria».

Gli impianti di smaltimento

La situazione a Pietramelina è in evoluzione: «Sono partiti i lavori di manutenzione straordinaria nella parte in cui erano presenti problemi di dispersione del percolato e l’ultimazione delle opere è prevista per il 2019. L’impiantistica di Ponte Rio – ha aggiunto la Cecchini – è obsoleta e non è pensabile che le società Gest, Tsa e Sia trovino soluzione ai loro problemi nelle piccole discariche, come Le Crete (dove c’è l’autorizzazione per un progetto di ampliamento per 400 mila metri cubi, ndR) o Belladanza che fa la sua parte. Con le Marche si va verso la proroga, ma si tratta di 10 mila tonnellate di rifiuti che vengono trattati e riportati in Umbria, a fronte di 450 mila tonnellate di rifiuti l’anno prodotti».

Raccolta differenziata ferma al 63%

L’obiettivo per il 2018 del 65% di raccolta differenziata in Umbria non è stato raggiunto, ma è stato sfiorato con il 63%. Bene Terni con oltre il 70%, Perugia è al 62%. «In Umbria, pur tra difficoltà, il sistema regionale ci permette di garantire una gestione virtuosa senza incenerire i rifiuti, mandarli all’estero o lasciarli in strada, come invece accade in altre parti d’Italia».

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