Umbria, sindacati Fcu: «Vigili su personale»

Rappresentanti Cgil, Cisl, Uil e Cisal si dicono «rincuorati» dalle rassicurazioni di Busitalia su lavori e personale: «Ora i fatti»

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«Rincuorati» dopo l’incontro con le istituzioni – che è venuto subito dopo il presidio in piazza Italia – ma comunque vigili sulla gestione del personale e sulla reale celerità nei lavori, promessa da Rfi e Regione nell’incontro di Palazzo Donini.

IL CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI: «FAREMO PRESTO»

Venerdì nuovo incontro Dopo le rassicurazioni sui tempi e gli impegni precisi per il futuro della Ferrovia Centrale Umbra, i sindacati dei trasporti – Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal – si presenteranno all’incontro di venerdì con Busitalia più distesi, ma decisi comunque a sciogliere i nodi ancora in essere, in particolare sulla ricollocazione del personale momentaneamente in eccesso. Sul tavolo il destino di una trentina di persone, che – esaurite le ferie rimaste – dovranno decidere se salire sui bus sostitutivi come controllori, andare in Toscana o nel Lazio a fare il proprio lavoro di ferrovieri oppure – in ultima ed estrema ipotesi – prendere la patente e trasformarsi in autisti di bus. Una scelta che sarà (dovrà essere, puntualizzano i sindacati) assolutamente residuale e comunque volontaria.

BIZZARRI PARLA DOPO L’INCONTRO – INTERVISTA 

«Valuteremo le proposte» Lo hanno spiegato, nel corso di una conferenza stampa a Perugia, i segretari Marco Bizzarri (Filt Cgil), Gianluca Giorgi (Fit Cisl), Stefano Cecchetti (Uiltrasporti) e Paolo Bonino (Faisa Cisal): «Valuteremo con attenzione qualsiasi ipotesi che ci farà l’azienda – hanno detto i rappresentanti dei lavoratori – ma servono passi avanti rispetto all’atteggiamento tenuto finora e grande senso di responsabilità».
L’obiettivo fondamentale per i sindacati è quello di mantenere in ambito ferroviario tutto il personale in eccesso (una trentina di unità), al fine di non disperdere competenze e know-how, anche in considerazione dei tempi più ristretti di esecuzione dei lavori, rispetto alle previsioni iniziali. Dopodiché, Filt, Fit, Uiltrasporti e Faisa si dicono disponibili a prendere in considerazione altre ipotesi, ma solo dopo aver davvero esaurito ogni altra possibilità (e ce ne sono parecchie, dalle turnazioni più elastiche, alle tratte fuori regione, sempre, naturalmente, su base volontaria).

Decisioni in assemblea Dunque, l’incontro con Busitalia dovrà fornire ulteriori rassicurazioni, dopodiché partiranno le assemblee con il personale per valutare, insieme ai lavoratori, i risultati raggiunti. Da chiarire – hanno sottolineato i sindacati – c’è anche la situazione che riguarda 7 lavoratori di una ditta esterna che si è occupata della manutenzione per Busitalia, oltre ovviamente al passaggio di 45-50 unità da Umbria Mobilità a Rfi: «Nostro compito sarà quello di vigilare costantemente sull’operato dei vari soggetti e soprattutto sul rispetto dei tempi fissati. Perché non si può immaginare l’Umbria del futuro senza la sua ferrovia».

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