Shock sanità: «Scusate Dimissioni? Si vedrà»

L’assessore regionale Bartolini parla dell’inchiesta sui concorsi all’ospedale di Perugia con 4 arresti e 35 indagati. Con lui il dg facente funzioni Ambrosio

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di G.N.

Lo shock per gli arresti, gli indagati, le intercettazioni che parlano di un quadro di irregolarità da far venire i brividi, è massimo. Nel contesto di un’indagine che promette di ampliarsi ulteriormente, rispetto al terremoto politico e amministrativo che ha già causato. «Abbiamo molto apprezzato la immediata e leale collaborazione offerta dal ministro della sanità, Giulia Grillo, nell’interesse generale prima di tutto dei cittadini, per garantire la prosecuzione delle prestazioni sanitarie erogate dall’azienda ospedaliere di Perugia, la principale azienda regionale», le parole di Catiuscia Marini al termine dell’incontro di Roma. Entro le prossime 24/48 ore sarà definito un accordo di organizzazione per individuare figure autonome e con alte competenze per ricoprire gli incarichi di vertice al ‘Santa Maria della Misericordia».

INCHIESTA SANITÀ, LE ‘SOFFIATE’ AGLI INDAGATI

Il tema è ovviamente quello dei concorsi pubblici all’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia e, dopo i quattro arresti e la sfila di indagati – trentacinque, per ora – l’assessore regionale Antonio Bartolini (che ha assunto la delega alla sanità dell’arrestato Luca Barberini) e il direttore sanitario del nosocomio Giuseppe Ambrosio (dg dopo i domiciliari applicati ad Emilio Duca) ci mettono la faccia provano a fare il punto della situazione nel pieno del marasma politico e giudiziario.

UMBRIA, SHOCK SANITÀ: 4 ARRESTI, 35 INDAGATI

Bartolini – oltre a scusarsi con i cittadini per tutto ciò che sta accadendo – spiega: «Delle eventuali dimissioni della giunta regionale ne parleremo nella prossima riunione di gabinetto. Chiediamo al collegio dei probiviri di valutare l’annullamento dei concorsi finiti nella bufera».

«Provo forte imbarazzo»

Il ‘tour’ del neo assessore alla sanità Bartolini presso l’azienda ospedaliera di Perugia, con l’obiettivo di «rassicurare i pazienti e gli utenti, cui chiedo scusa politicamente» e «verificare di persona che tutti i servizi si svolgessero nella normalità e a pieno regime», è iniziato lunedì mattina dopo la conferenza stampa. Sulla vicenda ‘sanitopoli’, Bartolini non ha lesinato mezzi termini: «Personalmente, provo forte imbarazzo».

Concorsi

L’assessore ha poi aggiunto: «C’è difficoltà a capire le problematiche, è ovvio, in questa situazione c’è un humus di illegittimità per cui sarà attivata un’apposita commissione ispettiva, nomineremo un collegio di probiviri che ci aiuterà a svolgere un’ispezione tecnico-amministrativa sulle procedure concorsuali e sulle gare d’appalto in corso. Se ci sono i presupposti, attiveremo i procedimenti disciplinari e verificheremo come e se annullare i concorsi».

Commissario e task force ministeriale

«È intenzione della giunta – ha precisato Bartolini – procedere alla nomina di un nuovo commissario, che non sarà umbro. Ieri sera (domenica, ndR) mi è stata recapitata una lettera del ministro Grillo da cui si evince aperta disponibilità del ministero a collaborare per sopperire ai problemi tecnico-amministrativi che ci sono, perché l’indagine e gli effetti dell’ordinanza del gip hanno decapitato la struttura di vertice, le funzioni dirigenziali e le posizioni organizzative. Questa mattina (lunedì, ndR), tramite l’ufficio di Gabinetto, ho chiesto un incontro immediato con il ministro perché accogliamo con plauso questa apertura. In particolare le chiederemo di trovare una figura all’interno dell’elenco nazionale degli idonei, che possa per la sua terzietà gestire questa fase delicata. Aspettiamo l’appuntamento e appena emergerà il nome, con delibera di giunta si provvederà alla nomina del commissario i cui compiti saranno delicati per le procedure oggetto di giudizio».

Continuità del servizio

«In una riunione tecnica con il direttore Ambrosio, è stata concordata una serie di misure per garantire continuità del servizio. Eserciterò questo mandato assumendo funzione di forte terzietà. Ho fiducia assoluta nelle indagini, ma lavorerò per assicurare legalità e trasparenza». Così il neo dg Ambrosio: «I pazienti e i cittadini devono essere tranquillizzati perché nulla si modifica, né per procedure, né per qualità dell’assistenza prestata. Sul versante amministrativo, dell’organizzazione burocratica, che il cittadino non tocca con mano, abbiamo difficoltà e ci concentreremo sulla gestione corrente, mantenendo lo status quo per far funzionare il tutto. Le forze in campo sul versante amministrativo sono ridotte».

Attivato l’Istituto della messa a disposizione

«L’assessore – ha aggiunto Ambrosio – si è adoperato con altre amministrazioni presso Usl umbre e il ministero per attivare l’istituto della ‘messa a disposizione’: in pratica, se in altre amministrazioni sanitarie ci sono competenze che, per breve tempo, possono essere distaccate per far camminare più speditamente possibile la macchina, sarà fatto. L’assessore ha già ottenuto disponibilità di massima». Dal canto suo l’assessore Bartolini difende la «gloriosa azienda ospedaliera. C’è un punto fermo: questa azienda è un vanto per la città di Perugia e per l’Umbria. Ci sono tante eccellenze e professionisti, riconosciuti in ambito scientifico, medico e sanitario anche dagli utenti, per cui non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Il nostro obiettivo – ha concluso l’assessore – è anche questo: l’Umbria è una regione benchmark in ambito sanitario. Abbiamo professionisti di eccellenza, è nostro obbligo morale mantenere alta l’efficienza». La Marini – tornando all’incontro di Roma – ha specificato infine che «abbiamo inoltre apprezzato anche la disponibilità del ministro a fornire all’azienda ospedaliera, in questa fase delicata e straordinaria, uno staff di supporto, nell’ambito del personale dello stesso ministero».

 

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