«Unica salvezza Tagina è rapida cessione»

Giovedì di valutazioni tra il tavolo in Regione e l’assemblea serale con i lavoratori. Cgil e Cisl: «Si mantiene viva l’azienda, ma resta lo stato di agitazione in attesa di passi concreti»

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«A valle dell’incontro odierno, i lavoratori riuniti per circa due ore in assemblea serale insieme ai loro rappresentanti sindacali, hanno discusso e concordato a larga maggioranza di mantenere viva l’azienda consentendo venerdì le spedizioni di alcune importanti commesse. Fermo restando di lasciare aperto lo stato di agitazione in attesa che atti concreti possano garantire futuro e occupazione su questo territorio fortemente provato dalla crisi degli ultimi 10 anni». Questo, in sintesi, il risultato della lunga giornata odierna in casa Tagina: nel pomeriggio di giovedì il tavolo in Regione, quindi l’assemblea con i lavoratori e la decisione.

«Serve cedere» La nota della Filctem Cgil e della Femca Cisl – segreterie regionali e provinciali – parte con un’indicazione ben chiara: «I tempi sono sempre più stretti e l’unica possibilità di rilancio dell’azienda passa per una sua cessione, unica possibilità di salvataggio che si deve realizzare nel più breve tempo possibile. L’azienda ancora oggi ha tutte le caratteristiche per essere rilanciata sul mercato nonostante problemi di carattere finanziario che gli istituti di credito non hanno ritenuto tamponare. Il nuovo impianto di produzione, la professionalità dei dipendenti e un buon portafoglio clienti sono un grande biglietto da visita dell’azienda, che è appetibile a tanti soggetti del settore ceramico italiano e mondiale; il suo marchio è noto come marchio di qualità».

LA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA A GUALDO TADINO E L’INCONTRO CON IL SINDACO

L’incontro pomeridiano I sindacati spiegano che «all’incontro in Regione, alla presenza tra l’altro anche di Confindustria (era ora!), Gepafin, il Comune di Gualdo Tadino e Sviluppumbria, abbiamo constatato la disponibilità da parte della Regione a mettere in campo, ovviamente al verificarsi di determinate condizioni, tutti gli strumenti a favore della ripresa produttiva e quindi dei lavoratori. Con l’ultima legge di bilancio inoltre ci dovrebbe essere la possibilità di accedere per un buon periodo ad ulteriori ammortizzatori sociali, utili per la ripresa dell’attività ed il mantenimento dei posti di lavoro. Lo ribadiamo ancora una volta: tutti i tentativi di salvare l’azienda devono essere tentati, a maggior ragione – concludono Filctem Cgil e Femca Cisl – in presenza di un mercato quale quello ceramico, in forte ripresa».

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