Pd Terni: «Orsini via dal consiglio»

L’attacco per il consigliere di ‘Uniti per Terni’: «Un’azione degna del peggior trasformismo». Fdi ironizza su Fiorini

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Non c’è pace tra i gruppi consiliari del Comune di Terni, dove giovedì è stato annunciato un nuovo ‘stravolgimento’: è nato infatti ‘Uniti per Terni’, gruppo formato dai consiglieri Paola Pincardini, Valdimiro Orsini ed Emanuele Fiorini. I primi due provengono dal gruppo misto (la Pincardini era stata eletta con la Lega, Orsini con il Pd), per Fiorini si tratta del secondo passaggio dopo quello dalla Lega a Fratelli d’Italia.

L’interesse della città

«Il nostro gruppo va oltre gli sterotipi di maggioranza e opposizione, lo facciamo nell’interesse e nel bene della città – ha esordito la Pincardini, che sarà anche capogruppo. Le logiche di partito – ha continuato sono troppo strette per i progetti ambiziosi e vasti che vogliamo portare avanti. Abbiamo provenienze diverse, ma siamo convinti che possiamo essere perfettamente integrati». Emergenza ambientale, infrastrutture, industria, lavoro i temi rispetto ai quali i tre hanno assicurato impegno. «Speriamo di lavorare su queste questioni con le forze vive della città e con il consiglio comunale» ha aggiunto Orsini, ribadendo – rispetto alle spontanee domande sulla collocazione del nuovo gruppo – che «non ci sarà un atteggiamento verso la maggioranza, ma verso l’intero consiglio comunale, in maniera positiva e propositiva nell’interesse della città, che spesso cozza con le logiche strette di partito». Quanto al suo recente addio al Pd, Orsini ha spiegato di esserne uscito all’indomani delle regionali «non perché sono voluto scappare, ma perché all’interno di quel partito non c’è una condivisione chiara e si continua con vecchi metodi e liturgie».

Emanuele Fiorini

Fiorini-FdI, breve amore

Se Pincardini e Orsini non hanno nascosto la loro «emozione», l’ha buttata sulla risata il consigliere Fiorini, reduce dall’esperienza lampo con Fratelli d’Italia – con il quale è stato candidato alle regionali e non eletto -, successiva a quella decisamente più lunga con la Lega, dalla quale è uscito appena i primi di settembre. «La mia è una risata in positivo – ha detto -, sono emozionato anche io. È vero, sono un vulcano e non ho pace, ma credo in questo progetto, in cui sono pronto a mettere la faccia. Ho dato il mio contributo per liberare l’Umbria dopo 50 anni, ringrazio FdI ma quel partito è strutturato con logiche diverse rispetto alle mie. Ora siamo pronti ad appoggiare tutto ciò che è per il bene della città e dei cittadini, è ora di dire basta agli interessi solo di qualcuno, lavorando senza pregiudizi».

Maurizio Cecconelli

Il capogrupo FdI Cecconelli

Nel primo pomeriggio arriva una nota di Maurizio Cecconelli, leader di FdI in consiglio comunale: «Accolgo con grande soddisfazione il passaggio di Emanuele Fiorini ad altro gruppo consiliare. Ammesso che si possa considerare che il ‘nostro’ consigliere sia mai entrato nel gruppo comunale o nel partito: Fiorini – afferma Cecconelli – lascia Fratelli d’Italia dopo neanche due mesi dal suo ingresso senza avere mai occupato una volta il suo posto assegnato in consiglio con il nuovo gruppo, stanti le ripetute assenze, senza aver mai partecipato ad una commissione o ad una riunione di un coordinamento o anche solo ad un incontro conviviale tra colleghi di partito. Quindi difficilmente potrà mancare a qualcuno; è noto a molti che l’ingresso del consigliere regionale uscente non è stata gradita a tutti i vertici locali del partito e ciò perché si aveva il timore di essere solamente usati e sfruttati come veicolo per poter avere garantito, vista la sua uscita dalla Lega, un posto in lista alle elezioni e tentare una improbabile rielezione. Purtroppo il timore si è rivelato fondato e Fiorini lascia ancora prima di avere sperimentato la sua vicinanza ai programmi e agli obiettivi del gruppo. Riferisce anzi che il partito è strutturato su logiche diverse dalle sue. Si potrebbe aggiungere che semplicemente è strutturato su logiche, ed è di per sé questo fattore che stride con i comportamenti di Fiorini. Certo, l’improvvisazione e l’approssimazione di chi usa la politica per approdi personali non può coincidere con gli obiettivi del partito. D’altronde Fratelli d’Italia rivendica orgogliosamente in ogni situazione la propria coerenza e il proprio impegno a mantenere la parola data; ciò lo ha dimostrato sempre la nostra leader Giorgia Meloni e umilmente si ritiene lo abbia fatto il gruppo comunale in questo anno di amministrazione, mostrandosi sempre fedele e costruttivo e anche quando non sono state approvate delle scelte si è sempre tentato di dare un contributo per trovare una soluzione e per superare le criticità. Con l’obiettivo unico di curare gli interessi della città e dei cittadini camminando uniti, senza alcun timore che iniziative come quella odierna, volte a tutelare solo gli interessi dei singoli, possano minare il percorso. Chi non fa di questa coerenza e di questi valori il suo faro illuminante non può entrare in sintonia con il nostro partito né il nostro partito può in alcuna maniera rimpiangerlo.

Valdimiro Orsini

Attacca anche il Pd: Orsini nel mirino

Fuoco anche su Orsini: «Il coordinamento politico dell’Unione Comunale di Terni, il gruppo consiliare del Pd al Comune di Terni e l’Unione provinciale del Pd di Terni, esprimono unitariamente profondo stupore e sconcerto di fronte all’ennesimo trasformismo politico avvenuto proprio in questi giorni. Ci riferiamo all’uscita del consigliere comunale Valdimiro Orsini, dimessosi prima dal Pd qualche giorno fa, e ora protagonista della creazione di un nuovo gruppo politico all’interno dell’assise di palazzo Spada. Ebbene sì, un gruppo consiliare con ex esponenti della destra più profonda, ex Fratelli d’Italia, ex Lega: se è vero che ogni forza politica di ogni estrazione ideale debba sempre valutare il merito delle singole proposte politiche e amministrative, è anche altrettanto vero che tentare di giocare un giorno a fianco dell’opposizione e un giorno a fianco della maggioranza, ci appare solo uno spudorato tentativo di opportunismo politico, autoreferenziale, senza alcun orizzonte e privo di qualsiasi progettualità per la città. Riteniamo questa scelta un’azione degna del peggior trasformismo e anche della totale mancanza di rispetto verso quegli elettori del Pd che hanno sostenuto il consigliere Orsini nelle elezioni comunali candidato nelle liste del Pd.
Per questi motivi chiediamo in modo unitario a Valdimiro Orsini di consegnare subito le dimissioni da consigliere comunale e da consigliere provinciale, sarebbe questo un passo coerente con il mandato che i cittadini gli hanno assegnato – concludono – come candidato e poi consigliere del Pd».

C’è chi dà il buon lavoro

«Buon lavoro al nuovo gruppo consiliare ‘Uniti per Terni’ – le parole del consiglire di Senso Civico Alessandro Gentiletti – che oggi ha debuttato. Un altro elemento di pluralità che si aggiunge all’interno del consiglio comunale. Anteporre la città e la soluzione ai suoi problemi ad ogni altra questione di parte è certamente un buon proposito dal quale partire. È la strada che da sempre contraddistingue il mio impegno. Mi auguro che sui temi cruciali per lo sviluppo del nostro territorio si potrà avere modo di lavorare insieme. La città attende risposte serie e immediate».

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