Università, meno borse nel nuovo bando

Perugia, pubblicato il bando per il 2018-2019. Dopo la denuncia Udu i tagli restano: «Regione sensibile alle problematiche»

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Un milione e 200 mila euro in meno, con una riduzione trasversale per fuori sede e pendolari, ma anche per gli studenti in sede.

Meno borse La denuncia, arrivata dall’Udu Perugia, è caduta nel vuoto. E nel bando per le borse di studio reso pubblico venerdì dall’Agenzia per il diritto allo studio universitario, l’Adisu, resta la notevole diminuzione degli importi per le borse destinate agli studenti. «È stata questa la prima cosa che è saltata all’occhio dei rappresentanti in commissione ed è stato ciò che ha portato i nostri rappresentanti a cercare una soluzione per ritornare al bando precedente con i dirigenti dell’Adisu e soprattutto con la Regione. Con la seduta della commissione di garanzia degli studenti prima, e con un confronto con la Regione nella figura dell’assessore Bartolini poi, siamo riusciti a presentare alcune proposte, per cercare di attenuare il più possibile i danni ai beneficiari di borsa di studio».

Le possibili soluzioni I toni, però, si sono smorzati. E di molto. «In seguito a vari confronti – dichiara Lorenzo Gennari, coordinatore della Sinistra universitaria Udu Perugia – la Regione si è dimostrata sensibile alle problematiche sollevate dagli studenti, andando a modificare il bando in questione e apportando dei miglioramenti per quanto riguarda: disabili, parziale reintegro dell’importo per chi è in sede, collegi gratuiti per i pendolari con disagio e l’inserimento di una clausola in base alla quale qualora ci fossero maggiori risorse disponibili queste verrebbero destinate al reintegro degli importi. Così facendo la regione ha dato un segnale positivo, di voler mantenere un confronto con gli studenti e di considerare il diritto allo studio ancora un aspetto fondamentale. Lo stesso assessore Bartolini ci ha garantito che porterà all’attenzione del Ministero la problematica dei fondi per il diritto allo studio e ne chiederà un aumento, al fine di poter reintegrare gli importi tagliati». 

Diritto allo studio Con la promessa che, qualora ci fossero altri fondi a disposizione, verranno usati per integrare le borse andate perdute, la Sinistra universitaria si ritiene, comunque, «in parte soddisfatti delle modifiche apportate al bando, ma c’è ancora molto lavoro da fare. Resta la nostra battaglia per l’aumento delle risorse destinate al diritto allo studio, sia a livello regionale sia a livello nazionale come Unione degli universitari, poiché crediamo che gli studenti siano non utenti di un servizio, bensì detentori di un diritto, il diritto allo studio».

Il commento «Grazie alla collaborazione e allo stimolo delle rappresentanze studentesche – spiega la consigliera regionale Carla Casciari – si è giunti all’emanazione del nuovo bando che consentirà, per il settimo anno consecutivo, di essere una delle sedi universitarie con le migliori offerte di servizi e borse nonostante le rimodulazioni nell’offerta dei servizi e la revisione delle fasce Isee, elementi di novità che si sono resi necessari viste le incertezze sulle risorse del fondo nazionale per il diritto allo studio, anch’esso in fase di ridefinizione secondo nuovi parametri. Vorrei anche ricordare – aggiunge Casciari – che quest’anno sono venute meno le risorse straordinarie che il Governo aveva stanziato per il diritto allo studio per le annualità 2016 e 2017, quale forma di sostegno ai territori colpiti dal sisma».

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