Università: «Perugia torna in pista»

Dopo il ‘boom’ del 2016 le iscrizioni tengono «nonostante il numero chiuso imposto in tante facoltà». Ad oggi 21.022 iscritti

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I numeri danno ragione al Magnifico rettore Franco Moriconi. «Perugia è tornata ad essere una città universitaria. E’ un piacere vedere di nuovo i ragazzi nel centro della città, nelle aule studio, dopo tanto tempo in cui sembravano spariti».

La conferenza stampa

I numeri Commenta così i dati, ancora parziali, sull’andamento delle iscrizioni nell’ateneo perugino il rettore Moriconi. Con rinnovato ottimismo, in attesa dei numeri definitivi per le classi di laurea magistrali -c’è tempo fino a febbraio per completare le iscrizioni – durante una conferenza stampa a palazzo Murena, giovedì mattina il Magnifico, assieme ai docenti Massimiliano Marianelli e Anna Martellotti, ha fatto il punto sui numeri degli studenti che scelgono di puntare sull’offerta didattica dell’ateneo. «E Perugia – ha detto – tiene».

L’INTERVISTA AL RETTORE MORICONI – VIDEO

Gli iscritti Per l’anno accademico appena iniziato gli studenti risultano ad oggi pari a 21.022 unità, in aumento di circa 300 rispetto allo stesso periodo del 2016 quando erano 20.869. Le matricole sono invece in leggero calo, con 6.198 nuovi iscritti contro i 6.966 dello scorso anno. Dopo il boom dello scorso anno «con l’ateneo di Perugia segnalato dagli osservatori come primo nella ‘rinascita’ delle università italiane, quest’anno si confermano le performance positive nonostante le limitazioni ministeriali che hanno imposto il numero chiuso per i corsi più numerosi». In soli tre anni si è passati dai 19.665 iscritti parziali di novembre ai 21.022 iscritti. Come lo scorso anno, l’obiettivo è di attestarsi sulle quasi 24 mila iscrizioni registrate nel marzo 2017.

I NUMERI DELL’UNIVERSITA’

I dati delle immatricolazioni

Corsi aperti Nonostante i nuovi provvedimenti abbiano allargato le facoltà a numero chiuso, nei corsi aperti gli iscritti, complessivamente, salgono del 16,33% rispetto allo scorso anno che, secondo quanto riferito dall’università, è l’anno in cui si è maggiormente evidenziata una crescita straordinaria delle immatricolazioni, con 4.262 nuovi iscritti che sono diventati, per l’anno 2017-2018 4.958. Boom di iscrizioni a Chimica e Biotecnologie, dove i nuovi iscritti passano da 117 a 181, Economia, da 590 a 665, Filosofia e scienze sociali, da 643 a 759, Fisica e geologia, da 92 a 115, Ingegneria civile ed ambientale, da 131 a 270, Lettere, da 408 a 510, Medicina, con 65 nuove matricole e Scienze agrarie con 37.

Numero chiuso Il totale degli immatricolati lo scorso anno era di 2.704 per i corsi ad accesso programmato, per il nuovo anno, invece, le domande pervenute sono state 3.058 a fronte di soli 1.240 posti previsti. Diminuiscono, così, drasticamente, le iscrizioni al dipartimento al corso in Filosofia e scienze e tecniche psicologiche, con soli 370 posti a fronte di 830 domande pervenute, mentre lo scorso anno gli iscritti erano 538, e a Scienze motorie dove i posti previsti sono soltanto 230 a fronte di 510 domande, mentre lo scorso anno erano 575 gli iscritti. «Nei nuovi corsi a numero chiuso – hanno spiegato – il saldo tra iscritti totali dello scorso anno e domande pervenute è comunque positivo di 354 unità, se non ci fosse stata la limitazione ministeriale che ci ha imposto il numero chiuso. Questo conferma comunque l’attrattività e la qualità dell’offerta formativa degli oltre 89 corsi di studio triennali e magistrali».

I corsi di laurea

Stranieri Aumentano anche gli iscritti stranieri che, nel 2015, erano 299, nel 2016 344 e, per l’anno accademico appena iniziato, si attestano a 372, con un aumento percentuale del 25% in tre anni. Sono circa il 6,21% degli studenti mentre, per la mobilità interna, al momento uno studente su tre viene da fuori regione.

Il rettore Al lavoro sulla stabilizzazione dei precari, per cui Moriconi conta di poter fare nuove assunzioni entro dicembre, l’università si sta dando da fare anche per analizzare i corsi di studio dell’ateneo e verificare lo scorrimento degli studenti con un’apposita commissione. «Stiamo lavorando sulla qualità – ha detto – pochi giorni fa abbiamo deciso di riprendere in mano la questione dei crediti formativi per garantire livelli massimi di efficienza nella didattica e nelle attività fuori dalle aule. La burocrazia, purtroppo, rallenta molto l’iter delle cose che si vogliono fare e si può dire che sei anni sono pochi. Io ne ho fatti solo quattro e non potrò ricandidarmi, spero di riuscire a portare a termine un buon lavoro entro la scadenza». Ma intanto, però, pare che ci siano già movimenti alle ‘sue spalle’. «Certe voci che ho sentito secondo me sono figlie della campagna elettorale già cominciata per la mia successione. C’è qualcuno che si sta organizzando» ha concluso Moriconi.

Università per Stranieri E intanto, da palazzo Gallenga, arriva una proroga alle iscrizioni per l’anno accademico 2017-2018, posticipata al 15 dicembre 2017 senza addebito di indennità di mora. Tutti gli studenti che vogliono usufruire di benefici correlati a borse di studio erogate da altri enti – spiegano dall’università – dovranno attenersi alle scadenze previste nei relativi bandi. Rimangono invariate le altre disposizioni stabilite dal Manifesto degli studi per l’Anno accademico 2017-2018. La proroga, stabilita con decreto rettorale, è dovuta al fatto che una parte significativa di studenti, in particolare stranieri, hanno incontrato difficoltà ad ottenere le attestazioni Isee necessarie per usufruire delle prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario: difficoltà che non hanno permesso di rispettare la scadenza ordinaria fissata il 31 ottobre scorso.

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