Università, si vota: elezioni a fine mese

Quasi 400 candidati – tra gli studenti – per il rinnovo di tutte le cariche. Mobilità notturna, diritto allo studio e nuove sfide per i prossimi rappresentanti: urne aperte il 29 e 30

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Chiamata alle urne per gli oltre 24 mila studenti universitari iscritti all’ateneo perugino. Trascorsi due anni dall’ultima tornata elettorale, il prossimo 29 e 30 novembre per il rinnovo di tutte le cariche.

La facoltà di Medicina

Elezioni Si voterà, dunque, per scegliere i propri rappresentanti in seno a tutte le istituzioni accademiche, Senato accademico, Consiglio di amministrazione, Consiglio degli studenti, consigli di dipartimento, di corso di studio e della scuole interdipartimentale di Medicina e chirurgia, Commissione di garanzia degli studenti. Concluse tutte le procedure per il deposito delle liste elettorali, gli studenti potranno votare nelle due giornate del 29, dalle 9 alle 19, e 30 novembre, dalle 9 alle 15, negli oltre 25 seggi dislocati tra le varie facoltà.

Gli organi da rinnovare Trenta i delegati da elegge per il Consiglio degli studenti che resteranno in carica nel biennio 2018-2019, mentre per i consigli di dipartimento i candidati eleggibili saranno variabili a seconda del corso di laurea: 12 a Chimica ed Economia, 9 a Filosofia e scienze della formazione, 13 ad Agraria e a Lettere, 8 a Ingegneria. Variabili anche quelli per i consigli di corso di studio, mentre 5 potranno essere eletti nel consiglio della scuola interdipartimentale di Medicina e chirurgia e sette nella commissione di garanzia degli studenti.

Le liste A correre da sola, come unica forza di sinistra, ci sarà la lista ‘Sinistra universitaria Udu Perugia’, con circa 180 candidati. A sfidare l’Udu, che nel 2016 aveva trionfato, ci sarà una coalizione di tre liste: Idee in movimento, Student’s office e Narni universitaria. Da sole anche la lista Asa, Siamo ateneo e Identità universitaria. «Abbiamo deciso di portare avanti una corsa identitaria e trasversale – spiega Beatrice Paolieri, presidente di Identità universitaria – vicina a tutti gli studenti di qualsiasi credo politico».

Beatrice Paolieri e i candidati di Identità universitaria

Identità universitaria «Al centro della nostra azione politica – prosegue Paolieri – c’è lo studente universitario con le sue problematiche ed esigenze e non gli strani giochi di potere, che invece, mobilitano altri gruppi i cui cordoni ombelicali, in molti casi, sono ancora attaccati ai partiti che impongono linee e scelte più improntate al tornaconto personale che non a quello studentesco. Chi intenderà supportare Identità Universitaria si interfaccerà con una realtà consolidata e ben organizzata, ma del tutto nuova nell’approccio alle dinamiche studentesche: nessun compromesso politico, nessuna direzione di partito a cui rispondere, una realtà completamente autonoma che camminerà a fianco dello studente in un percorso di crescita parallelo. E’ ora di cambiare pagina e possiamo farlo insieme».

Udu Centottanta anche i candidati dell’Udu, tra cui alcuni rappresentanti uscenti. Non ci sarà, in lista, l’attuale presidente del Consiglio degli studenti, Martina Domina che reduce dal successo della mobilità notturna ha deciso di «lasciare spazio ai più giovani» e di tornare a fare la studentessa a tempo pieno. «Sono stati due anni belli e intensi  – racconta – molto impegnativi. Sono contenta perché tutto quello che ci eravamo ripromessi di fare, tra cui Gimo, siamo riusciti a portarlo a termine. Ora usciranno anche nuovi corsi di teatro e fotografia quasi del tutto gratuiti per gli studenti che si vanno ad aggiungere ad altre iniziative culturali e scientifiche, come il festival della Salute, che vanno ad arricchire l’offerta universitaria. Proprio per il lavoro fatto, di cui sono soddisfatta, ora è il momento di lasciare spazio ai più giovani».

Martina Domina

Il consiglio degli studenti  «Lascio il testimone a qualche giovane che avrà la stessa voglia di lavorare in stretto contatto con tutte le istituzioni cittadine e compiti importanti da portare avanti. Su tutti, quello per il diritto allo studio, a partire dagli alloggi e dalle mense, con le nuove aperture, il prossimo febbraio, a Monteluce. Servirà una costante attenzione e un attento monitoraggio per garantire opportunità ai giovani che decidono di iscriversi a Perugia. Con la tassazione abbiamo fatto molto, ma sono rimasti esclusi i fuori corso e gli specializzandi, chi verrà dopo di me dovrà riprendere questo discorso. Servirà, dunque, dare continuità a questo lavoro, proficuo ma comunque breve».

Il servizio Gimo

Gimo Poi, dopo la battaglia per la mobilità notturna e l’istituzione del servizio Gimo, la strada è ancora in salita. «Serve portare avanti una contrattazione per abbassare i costi degli abbonamenti studenteschi, – conclude Martina – implementare le tratte oggi più frequentate e incentivare una mobilità più a misura di studente. Per Gimo, nonostante la grandissima soddisfazione mia e dei miei collaboratori, nonché delle istituzioni, manca però ancora un’adeguata sponsorizzazione e su alcune paline ancora non sono presenti gli orari delle corse notturne, anche se abbiamo più volte sollecitato il comune. Quello che abbiamo ottenuto è solo un primo traguardo, ora serve portare avanti questa battaglia».

 

 

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