L’anno della ‘Stranieri’ comincia con la Fedeli

Perugia, a palazzo Gallenga inaugurazione dell’anno accademico alla presenza della ministro, ma la vera star è stata Sgarbi. Sigillo per Rutelli

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di P.C.

Inevitabile che alla fine la star diventasse lui. Non ha parlato, quasi non lo salutavano e lui – gigioneggiando come suo solito – lo ha fatto notare, fingendo di offendersi e giustificando così il suo (finto?) appisolamento durante gli interventi all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università per Stranieri di Perugia, a Palazzo Gallenga. Alla fine della cerimonia, Vittorio Sgarbi intrattiene giornalisti e ospiti mentre gli altri sono impegnati nelle interviste istituzionali. Ed è uno spasso.

LO SHOW DI SGARBI ALLA FINE DELLA CERIMONIA: «VOLEVO ANDAR VIA» – VIDEO

La cerimonia Prima c’è stata la cerimonia istituzionale, preceduta dalla tradizionale messa solenne officiata dal Cardinale Gualtiero Bassetti, presente poi anche in aula magna. Davanti a tantissimi rappresentanti delle istituzioni, hanno parlato prima il Magnifico Rettore Giovanni Paciullo, poi l’ospite d’onore: la Ministra per l’Istruzione Valeria Fedeli, presente per tutta la cerimonia, seduta in prima fila accanto al sottosegretario Gianpiero Bocci. La Regione era rappresentata dall’assessore Bartolini (la Marini era a Norcia) mentre per il Comune c’era il sindaco Andrea Romizi. Poco più in là anche il collega di Terni, Leopoldo Di Girolamo.

INAUGURAZIONE STRANIERI, ECCO CHI C’ERA – FOTOGALLERY

I sigilli Sgarbi era sul podio, insieme agli altri togati: gli tocca ora che è docente, ma la sua presenza non era scontata, tanto che alla vigilia è stata sottolineata con una nota. Nella fila laterale invece l’ex ministro Francesco Rutelli, cui è stato attribuito uno dei sigilli accademici della Stranieri. Gli altri sono andati a Inge Feltrinelli (ha ritirato Carlo) e ad Andrea Pontremoli. Un sigillo è stato consegnato anche ad una delegazione di dipendenti della rappresentanza sindacale unitaria della Perugina. Nel suo saluto Rutelli ha auspicato che, anche grazie all’ateneo perugino, ci si senta sempre meno ‘stranieri’. E ha tessuto l’elogio del dipinto che sovrasta l’aula magna: «La luce dell’antica madre» di Gerardo Dottori. Beccandosi poi le ironie di Sgarbi che lo ha simpaticamente rimbrottato: «Mi vuoi togliere il lavoro». Per inciso, al critico il dipinto non piace: «Meglio i bassorilievi».

UN SIGILLO PER GLI OPERAI DELLA PERUGINA – VIDEO

inaugurazione università stranieri perugia 2017Gli appelli del rettore «Il mio compito di oggi – ha detto il rettore Paciullo nella sua introduzione – è quello di riflettere sulla nostra missione, quella di una università originale nell’impianto e speciale nella vocazione, luogo di attività didattiche e di ricerca, ordinate sulla prospettiva della internazionalizzazione e della integrazione». Un passaggio su come l’ateneo perugino sia punto di riferimento per la Cina: «Abbiamo 800 cinesi a cui vorremmo poter offrire la possibilità di completare in questa città la loro formazione; l’ipotesi di un Politecnico delle arti può essere in tal senso una soluzione». E rivolgendosi poi alla ministra Fedeli: «Sarebbe opportuno legare il diritto allo studio al diritto al lavoro. Per quanto ci riguarda, noi siamo oberati da incombenze burocratiche che ci distraggono dall’insegnamento e dalla ricerca, aiutateci a restituire centralità alla didattica». 

inaugurazione università stranieri perugia 2017 Ministro Fedeli Vittorio SgarbiMa la Fedeli lo stoppa «Non è questo il luogo né il momento per aprire un tavolo di lavoro»: gli ha replicato la Fedeli quasi all’inizio del suo intervento. Il volto era sorridente e disteso, ma la risposta è stata comunque sufficientemente ‘puntuta’. Nessuna polemica comunque. «Bisogna costruire cittadinanza e uguaglianza – ha chiarito – dobbiamo continuare a essere un Paese che produce cultura, consapevoli della nostra identità ma sempre aperti allo scambio che deriva dall’essere calati in una dimensione internazionale. Il ruolo dell’università e in particolare quello della Stranieri di Perugia è fondamentale. Come governo siamo convinti del fatto che l’intera filiera dell’educazione debba essere oggetto di interventi. E questo nel nome di un investimento che è rivolto al futuro non solo delle persone ma del nostro Paese nella sua interezza, un investimento che attendiamo ormai da anni. Pena la nostra definitiva sconfitta nei mercati delle due economie del mondo contemporaneo: quella delle merci e quella dei saperi; l’economia finanziaria e l’economia della conoscenza. Due sfide che non possiamo e non dobbiamo perdere in alcun modo». Infine, l’annuncio: «Il 10 novembre è in programma una conferenza nazionale dell’università italiana»

L’INTERVENTO DELLA STUDENTESSA GIAPPONESE – IL VIDEO

stranieri fedeli inaugurazione perugia ministroPetrarca e il Giappone Sono poi seguiti gli interventi di Beatrice Codini, rappresentante del personale tecnico-amministrativo e di Emanuele Romolini, rappresentante degli studenti dei corsi di Laurea. La prolusione di questo nuovo anno accademico è spettata alla professoressa Giovanna Zaganelli (il tema forme retoriche e narrative del Petrarca illustrato). Nel suo intervento – molto apprezzato da Sgarbi – la professoressa Zaganelli ha ripercorso un viaggio nella Venezia del 1470, nella più antica delle officine tipografiche veneziane, dove appare la prima opera a stampa della letteratura italiana in volgare: l’incunabolo contenente il Canzoniere e i Trionfi del Petrarca. Particolarmente coinvolgente il saluto di Miyuki Nishida, giapponese di Osaka, rappresentante degli studenti dei corsi di lingua, che in italiano perfetto – ancorché con evidente cadenza orientale – ha confessato di volersi fare ambasciatrice del nostro paese.

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