Venezia – Perugia 3-0 Finisce a testa bassa

È finita! La squadra di Inzaghi vince con i suoi mezzi (piazzati e ripartenze): affronterà il Palermo in semifinale playoff. Delusione Nesta. Grida vendetta l’esonero di Breda

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di P.C.

Non bastano 30 minuti di buon Perugia per andare avanti nei play-off: dopo un buon inizio di gara, il Grifo è scomparso dal campo dopo aver subito il primo, bellissimo, gol del Venezia, peraltro su uno schema da corner; proprio lo spauracchio della vigilia. Ma anche nel primo terzo di gara i biancorossi, pir giocando in modo spavaldo, erano apparsi troppo lunghi in campo, l’ideale per i mastini di Pippo Inzaghi, che si buttano negli spazi e fanno male. Il raddoppio é arrivato ancora su corner, quando il Perugia era già imbrigliato. Pochi minuti di reazione nervosa e terzo gol su un contropiede quattro contro uno. Addio sogni di gloria. Passa il Venezia. In società si riflette sul futuro, ma in tanti rimproverano ora al presidente l’allontanamento di Breda e la scelta di un tecnico alla prima esperienza italiana. Certo, Nesta non ha colpe sull’andamento del campionato ma i playoff poteva giocarseli meglio.

Le scuse di Nesta

Nesta: «Eppure li avevamo studiati i piazzati» «Avevamo preparato tanto la difesa sui calci piazzati – ammette Nesta a Sky – eppure abbiamo subito due gol proprio in questo modo – questo è il calcio. Certo, poi bisogna pure metterla nel sette e loro hanno fatto un eurogol. Non volevo stravolgere lo schema con cui i ragazzi avevano giocato tanto negli ultimi mesi per questo ho riproposto quel modulo. Comunque all’inizio la squadra non mi era dispiaciuta, avevamo creato un paio di situazioni positive, poi abbiamo subito il gol e ci siamo disuniti e, subito il secondo, la partita è finita». Poi parla in sala stampa, dice più o meno le stesse cose e si sofferma anche sul suo futuro: «Troppa amarezza, non è il momento per parlarne». Infine, a UmbriaTv, elogi a Buonaiuto e piccola stilettata a Cerri: «A 21 anni non può specializzarsi con un modo di giocare, deve imparare anche ad attaccare la profondità». E sui ‘mali’ del gruppo: «É una squadra che ha problemi di tenuta mentale, non lo dico io, lo dice l’intero campionato».

Tacopina: «Credo in questa squadra» «Lo scorso anno – dice il presidente lagunare a Tef – il Venezia è stato promosso direttamente e il Parma ha vinto i playoff, quest’anno spero che succeda l’inverso. Io credo in questa squadra». Poi a UmbriaTV: «Inzaghi o Nesta? Il mio preferito in campo era Gattuso, mi piaceva la sua grinta». Poi i complimenti al Perugia come società e alla città: «Stpenda, si mangia benissimo». Curiosità: Tacopina era presidente di quel Bologna che sconfisse il Pescara di Oddo in finale playoff. Il precedente degli abruzzesi è stato spesso evocato in questi giorni nel commentare il cambio Breda-Nesta.

D’Angelo: «L’avevamo preparata così» «Non dovevamo fare calcoli – dice il secondo di Inzaghi (che, squalificato, non può parlare alla stampa) – volevamo passare in vantaggio per poi approfittare degli spazi che loro potevano concederci. All’inizio loro ci hanno messo in difficoltà, poi, dopo il gol, la gara è andata come avevamo studiato. Le palle inattive sono il nostro segreto? È merito del mister, che durante la settimana martella proprio su questo fondamentale. Grazie a queste vittorie, il gruppo si rende conto delle sue qualità, ora vogliamo andare avanti».

LA GALLERY DELLA PARTITA (FOTO SETTONCE)

A fine partita, Nesta è andato a salutare gli avversari e ha ringraziato poi i tifosi, scusandosi platealmente per la prestazione, insieme alla squadra.

È FINITA LA PARTITA.
È FINITA LA STAGIONE DEL PERUGIA.

47′ – Palo di Terrani in mischia.

Tre di recupero

40′ – È entrato Belmonte.

Si è fatto male Magnani, pronto Belmonte.
Intanto però il Perugia è in 10.

37′ – CONTROPIEDE VENEZIA 3vs1: SEGNA PINATO. È FINITA

36′ – Cambio Venezia: Fabiano entra al posto di Falzerano

35′ – Sceneggiata di Domizzi che subisce un colpo fortuito da Terrani.

33′ – Taglio interno per Buonaiuto, Audero esce a valanga.

32′ – La punizione di Diamanti finisce alle stelle.

31′ – Coast to coast Terrani (che gioca interno), Domizzi lo atterra e si becca l’ammonizione. Punizione Perugia.

28′ – GOL DEL VENEZIA CON MODOLO: 2-0
Ancora uno schema su calcio piazzato. Gejko impegna Leali, che salva, ma Modolo la butta dentro.

26′ – Cambio Perugia
Dentro Terrani, fuori Bianco: va Buonaiuto in mezzo?

27′ – Cambio Perugia
Dentro Terrani, fuori Bianco: va Buonaiuto in mezzo?

25′ – Cambio Venezia
Entra Zigoni, esce Litteri.

22′ – Cambio Venezia
Entra Pinato, esce Suciu.

Fase confusa della sfida

19′ – Ancora Pajac: serpentina e scarico per Bianco che tira di prima intenzione. Blocca Audero.

18′ – Bello spunto di Pajac, palla sul sinistro, bel cross, Buonaiuto arriva fuori tempo e mette alto.

14′ – Cross morbido di Diamanti, sponda di Cerri, anticipato Di Carmine

8′ – Sbaglia Bianco, che mette in difficoltà Pajac: la palla arriva a Stulac, tiro di poco fuori.

La partita si è incanalata sui binari preferiti dal Venezia

1′ – Cross di Garofalo, Magnani non riesce a rinviare e per poco non favorisce Geiko.

Subito un cambio: Gustafson per Colombatto.

Il gol

—- INTERVALLO —

IL PRIMO TEMPO FINISCE 1-0 PER IL VENEZIA

46′ – Azione manovrata: la palla arriva a Cerri che gira di sinistro, ma Audero stoppa il pallone con il braccio destro, salvando i suoi.

Uno di recupero

Il Venezia chiude in attacco

41′ – Salvataggio di Domizzi che anticipa Buonaiuto pronto a deviare in rete un cross di Pajac (di destro)

37′ – Pericolosissimo il Venezia in contropiede.
La palla arriva in area a Suciu che sbaglia lo stop e poi va in scivolata su Volta. Brutto fallo. Arriva anche l’ammonizione: giallo per lui.

Perugia sotto shock

30′ – STRAORDINARIO GOL DI STULAC
Schema su corner, scarico dietro e tiro da 30 metri che finisce nel sette.

28′ – Abbattuto Cerri al limite dell’area, l’arbitro non fischia, riparte il Venezia in contropiede, Buonaiuto chiude in angolo.

25′ – Pericoloso il Venezia: buona palla per Suciu che svirgola clamorosamente

23′ – Cross di Diamanti, c’è Magnani sul secondo palo, impatto al volo: palla alta.

21′ – Ancora Diamanti! Tiro dalla stessa mattonella. Stavolta sul primo palo. Audero si salva in corner

20′ – Diamanti a giro: blocca Audero.

17′ – Suciu da lontano, dopo un break in ripartenza. Blocca Leali.

Squadre che si confrontano all’arma bianca, molto lunghe e sfilacciate

16′ – Percussione centrale, falciato Colombatto, Abbattista non interviente. Protesta Diamanti.

14′ – Ammonito Garofalo: Diamanti se n’era andato in percussione centrale e il giocatore del Venezia lo ha abbattuto da dietro.

12′ – Grande imbucata di Cerri per Di Carmine, che arriva con un istante di ritardo.

Lunga fase di studio, ma la partita è tesissima

1′ – Litteri cade in area, l’arbitro fa proseguire.

Fischio d’inizio alle 21.10: batte il Venezia

21.08 – Finita a Cittadella (passano i Veneti) e le squadre entrano in campo: davvero incredibile.

Partono i cori: «Giochiamo a mezzanotte!»

Sono le 21, ma le squadre non entrano in campo – Si aspetta la fine di Cittadella-Bari, che sono ancora sul 2-2, ma i pugliesi sono in 9.

Sono le 20.40 – Si va riempiendo la curva destinata ai tifosi del Perugia.

Sono le 20.30 – Comincia il riscaldamento per i giocatori del Perugia, che giocheranno in bianco.

Le formazioni Nonostante i giorni di lavoro in più garantiti dal rinvio, Alessandro Nesta non se l’è sentita di cambiare modulo nel periodo più importante dell’anno, quindi ripropone il 3-5-2 che fu già di Breda. Evidentemente Buonaiuto ha dato le giuste garanzie fisiche per fare tutta la fascia, ma è ovvio che da quel lato Volta spesso si allargherà per fare da terzino in un modulo che, con l’arretramento di Pajac, può agevolmente trasformarsi in un 4-3-3 in corso d’opera.

Perugia (3-5-2) Leali; Volta, Del Prete, Magnani; Buonaiuto, Diamanti, Bianco, Colombatto, Pajac; Cerri, Di Carmine.
Allenatore: Alessandro Nesta.
A disposizione: Nocchi, Santopadre, Belmonte, Gonzalez, Zanon, Germoni, Gustafson, Kouan, Ranocchia, Achy, Terrani.

Venezia (3-5-2) Audero; Andelkovic, Modolo, Domizzi; Bruscagin, Falzerano, Stulac, Suciu, Garofalo; Litteri, Geijko.
Allenatore: Pippo Inzaghi (squalificato: in panchina il secondo D’Angelo)
A disposizione Vicario, Russo, Bentivoglio, Soligo, Zigoni, Fabiano, Firenze, Pinato, Marsura, Cernuto, Zampano, Del Grosso.

Arbitro: Abbattista di Molfetta.

Intanto Cittadella-Bari è sul 2-2: pugliesi in vantaggio, poi veneti la ribaltano e Nené a due minuti dal 90esimo pareggia con la complicità del portiere: squadre ai supplementari

TUTTO SULLA SETTIMANA CHE HA PRECEDUTO VENEZIA-PERUGIA

Il battello Intanto il Venezia Calcio informa che sarà disponibile un quarto battello in partenza da San Giuliano. L’incito ai tifosi è quello di recarsi allo stadio in ampio anticipo in modo da favorire l’ingresso ed evitare le code. In anticipo è partito anche il presidente Santopadre, che si è fatto un selfie – caricato sul profilo Twitter della società – mentre partiva col Frecciarossa alla volta del Veneto.

Nesta in panchina

Il giorno del giudizio Il giorno in cui si decide chi va avanti nella percorso che porta al paradiso della serie A e chi invece resta fermo in serie B, che magari non è un inferno, ma insomma. Ma, a proposito di giudizi, è anche il giorno in cui finalmente si potrà giudicare il lavoro fatto da Alessandro Nesta, alla sua prima vera partita su una panchina italiana, dopo quella di Empoli, che era poco più di un allenamento, per entrambe le squadre. A meno di due ore dalla sfida, c’è attesa per conoscere le scelte dei due allenatori.

I rischi del mestiere L’ex difensore del diavolo rossonero – dove era compagno proprio di Pippo Inzaghi – sarà faccia a faccia con i suoi demoni: in caso di mancata vittoria (il Perugia infatti col pareggio al 120esimo è fuori) rischia seriamente di passare alla storia come l’allenatore meno longevo sulla panchina del Perugia, senza peraltro essersi mai entrato al Curi da allenatore del Perugia, volendo escludere la partita col Novara, in cui in panchina c’era Breda ma secondo molti lui era già allenatore in pectore. Eppure, anche in caso di sconfitta, c’è chi sarebbe pronto a scommettere su una permanenza di Nesta anche il prossimo anno, tanto si sono piaciuti lui e la società, fin dal primo giorno: è stato proprio amore a prima vista.

È LA PRIMA VERA PARTITA DI NESTA SULLA PANCHINA DEI BIANCOROSSI

Imparare a sognare Ma ai demoni Nesta non deve e non vuole pensare. C’è solo la partita davanti a lui. E va vinta. Serve entusiasmo, serve voglia, serve credere nel sogno. Questo era il senso del messaggio che il tecnico ha voluto lasciare alla piazza durante la conferenza stampa di venerdì, condotta con collegamento telefonico dal ritiro in provincia di Padova. Ma la sensazione è che, con sette giorni in più di lavoro, qualcosa si inventerà, per sorprendere il nemico/amico Inzaghi.

I convocati del Perugia Leali, Nocchi, Santopadre; Achy, Belmonte, Del Prete, Germoni, Gonzalez, Magnani, Pajac, Volta, Zanon; Bianco, Colombatto, Gustafson, Kouan, Ranocchia; Buonaiuto, Cerri, Diamanti, Di Carmine, Terrani.

I convocati del Venezia Audero, Vicario, Russo; Bruscagin, Andelkovic, Domizzi, Modolo, Cernuto, Garofalo, Zampano, Del Grosso; Stulac, Bentivoglio, Soligo, Pinato, Marsura, Suciu, Falzerano; Zigoni, Fabiano, Firenze, Geijo, Litteri.

Gli arbitri Sarà Eugenio Abbattista della sezione di Molfetta a dirigere Venezia-Perugia. Sarà coadiuvato dagli assistenti Enrico Caliari della sezione di Legnago e Mauro Galetto della sezione di Rovigo. Il Quarto uomo sarà Paolo Formato della sezione di Benevento mentre gli arbitri addizionali saranno Daniele Chiffi della sezione di Padova e Antonio Giuia della sezione di Olbia.

Pippo Inzaghi

I precedenti Venezia in vantaggio negli scontri diretti in casa contro il Perugia: in dieci partite già giocate in casa dei lagunari c’è da segnalare un solo pareggio (che è anche l’unico 0-0 della serie), risalente al 14 gennaio 1968. Poi 6 vittorie del Venezia e 3 del Perugia: 16-10 il conto dei gol.

Lo spareggio ‘infinito’ Venezia e Perugia sono stati protagonisti di uno degli spareggi più lunghi della storia, nel campionato 1967/68 di Serie B: cinque squadre (c’erano anche Genoa, Lecco e Messina) arrivarono al terzultimo posto a pari merito con 36 punti e si sfidarono per evitare la retrocessione in C. Per determinare le ultime due discese all’inferno furono fatti due gironi: il primo di cinque squadre che ebbe come risultato il saluto alla B del Messina e il secondo di quattro, che vide soccombere proprio il Venezia. Gli spareggi finirono il 21 luglio.

IL RINVIO CHE TANTO HA FATTO ARRABBIARE I LAGUNARI

Al fianco dei bambini Durante i playoff è in programma una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi in favore della Fondazione dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, in particolare per il progetto di assistenza alle famiglie dei piccoli pazienti ricoverati. ‘I4Children’ è il logo che caratterizza la community al fianco dei bambini dell’ente pediatrico. Una comunità di aziende e persone che hanno a cuore i progetti di crescita dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Una parte del ricavato dalla vendita dei biglietti, insieme all’asta di parte del materiale utilizzato dai giocatori durante la fase finale contribuiranno alla raccolta fondi, alla quale sarà possibile contribuire andando sul sito www.fondazionebambinogesu.it: verranno inoltre letti messaggi dagli speaker prima e durante il match, mentre anche su led e maxischermi degli stadi passerà il messaggio con una grafica studiata ad hoc dalla Lega B. A questo si aggiungerà, naturalmente, una campagna social e la presenza del banner pubblicitario sui profili ufficiali della Lega B e dei club associati.

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