Venezia-Perugia, Breda conferma il 4-2-3-1

Il tecnico insiste sul modulo a due mediani ma preannuncia cambi negli interpreti: Han e Colombatto in rampa di lancio. Out Mustacchio

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Roberto Breda ha già deciso modulo e formazione per la sfida di Venezia. Il modulo lo anticipa («Insisto col 4-2-3-1 ma non rinnego l’assetto con tre mediani») la formazione no.

IN VISTA DI VENEZIA-PERUGIA, PARLA BREDA – VIDEO

Ripartire dalla ripresa del Curi Contro la formazione neopromossa di Pippo Inzaghi rivedremo quindi lo stesso assetto che ha balbettato contro l’Avellino, «ma voglio ripartire dal secondo tempo di quella partita», quindi tutto farebbe pensare all’impiego di Terrani sulla fascia destra e a un ballottaggio per i due ruoli d’attacco, dove uno fra Cerri, Di Carmine e Falco andrà in panchina. Complimenti per Han, che però difficilmente partirà dal primo minuto. Più chance Colombatto, se non altro per gli acciacchi di Brighi. I due gioiellini ex Cagliari dovranno adattarsi a giocare in modo diverso finché Breda insisterà con questo modulo: «Voglio che i ragazzi siano aperti a cambiare ruolo, soprattutto se sono giovani».

L’analogia con Ventura Epoi si morde la lingua, citando un esempio non del tutto edificante: la nazionale di Ventura. Le critiche al ct azzurro sono le stesse che vengono fatte al tecnico bianco-rosso, pur con le ovvie differenze di prospettiva,e cioè insistere su un centrocampo a due sacrificando i due registi (Bianco, oltre a Colombatto), insistere su un modulo che richiede esterni puri avendo però in rosa tanti esterni adattati, predisposti più a offendere che a difendere.

Pronto a cambiare Breda però è umile e si dice pronto a cambiare. La sua decisione nasce dall’esigenza di dare equilibrio e per questo ha scelto giocatori abituati a un certo tipo di modulo (come Falco, ad esempio). Ma l’altra soluzione non è scattata e non appena ci sarà più equilibrio tattico e maggiore convinzione negli interpreti (magari con qualche vittoria) si potrebbe tornare al modo di giocare che aveva portato vittorie e gioco nella prima parte di stagione. Più che l’assetto tattico, a togliergli il sonno adesso è la necessità di trovare un posto ad alcuni elementi fin qui brillanti (Colombatto, Han, Cerri tutti e tre in panchina con l’Avellino): «Col 4-3-3 sacrificherebbe le punte, col 4-3-1-2 scoprirei le fasce, bisogna trovare la quadra; certo, se fossi arrivato in estate sarebbe tutto più semplice».

Come arriva il Venezia Con Audero in Under 21 per l’amichevole di Frosinone contro la Russia, dovrebbe giocare Vicario in porta, protagonista della risalita dei lagunari dalla Serie D alla Lega Pro (36 presenze in campionato, 2 nella poule scudetto). Assente Fabiano per un problema alla caviglia. «Sarà un po’ strano giocare alle 12,30 – ha detto il tecnico del Venezia – ma può capitare a volte di scendere in campo di domenica e va bene lo stesso. Ho diversi dubbi, mancherà Audero in porta e non ci sarà nemmeno Fabiano. Ho la fortuna di avere altri due portieri molto bravi e sarà difficile scegliere tra Vicario e Gori. Il Perugia ha un attacco fortissimo, Di Carmine è la punta più forte della categoria e ci sono altri nomi importanti come Cerri e Han. Loro vivono un momento complicato ma occorre stare attenti alle loro azioni offensive e dovremo cercare di limitarli senza sbagliare una mossa perché hanno elementi letali in area di rigore».

Il programma Pranzo a Perugia poi partenza in bus fino a Mestre. Domenica mattina vaporetto per lo stadio alle 10. Fischio d’inizio ore 12.30 per il lunch match.

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