Vertenza Tagina: «Ora servono i fatti»

Dopo la ripresa della produzione a ottobre sarà riacceso anche il secondo forno, ma dal Governo ancora nessuna convocazione

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di Massimiliano Presciutti

sindaco di Gualdo Tadino

Il mio unico obiettivo era, è, e rimarrà quello di dare continuità ed un futuro ben definito ad uno degli ultimi presidi industriali presente non solo in città ma nell’intero territorio quale è Tagina.

Ci siamo fortemente impegnati nel corso dell’ultimo biennio, anche con la vecchia proprietà, per garantire un futuro all’azienda ed ai suoi dipendenti. Personalmente ed in più di un’occasione insieme alla Regione dell’Umbria ed al sindacato abbiamo costruito con fatica una prospettiva reale di sviluppo, in stretto contatto anche coi referenti ministeriali, che ora non può e non deve essere messa a repentaglio proprio sulla linea del traguardo.

Ormai il tempo delle dichiarazioni di intenti è scaduto: la nuova proprietà ha fatto ripartire la produzione del primo forno, ha un piano industriale serio e credibile, il tribunale ha omologato il concordato in tempi record (in soli 8 giorni!!), entro ottobre dovrebbe partire il secondo forno ed entro l’inizio del 2019 l’azienda dovrebbe essere a regime, la Regione dell’Umbria ha messo a disposizione risorse e possibili soluzioni per gli ammortizzatori sociali.

Di fronte ad un quadro come questo diventa incomprensibile ed inaccettabile non aver ancora avuto una convocazione ufficiale da parte del competente Ministero e di conseguenza da parte del Governo, al quale spetta di trovare una soluzione politica  per la concessione di un periodo di Cigs necessario per garantire l’occupazione a tutti i dipendenti e consentire un periodo di rump-up  per la messa a regime della produzione ed al rientro al lavoro di tutti i dipendenti nessuno escluso.

Il tempo stringe, il 3 Agosto è vicinissimo, piuttosto che perdere tempo in sterili quanto inutili polemiche mediatiche, per inciso non ho mai avuto il piacere né di incontrare, né tanto meno di sentire neanche al telefono chi mi accusa di aver espresso giudizi  sul proprio operato che francamente mi è ignoto come lo è ai più, il Governo ed i parlamentari che lo sostengono, con particolare riferimento a quelli eletti in Umbria, lavorino per trovare una soluzione politica che  non solo è possibile ma a portata di mano.

I licenziamenti si possono e si devono evitare, questa è la priorità assoluta, deve esserlo per tutti, questo è ciò che chiede da tempo ed a gran voce un’intera comunità che non può essere mortificata, combatteremo fino alla fine e come sempre sarò in prima linea al fianco dell’azienda dei lavoratori e dei loro rappresentanti affinchè ci siano le adeguate risposte, in caso contrario ognuno si assumerà le proprie responsabilità.

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