Violenza sulle donne, prevenzione della Usl2

Il 25 novembre, incontri, eventi e manifestazioni con operatori sanitari, medici e psicologi nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

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Anche nel territorio della Usl Umbria 2, domenica 25 novembre in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, vengono promossi numerosi incontri, eventi e manifestazioni che vedranno la partecipazione di operatori sanitari, medici e psicologi dell’azienda sanitaria.

‘Uomini fuori dalla violenza’

Alla Rete nazionale antiviolenza, al ‘Telefono donna’ e all’attività in sede regionale e locale dei centri antiviolenza gestiti da associazioni, volontari, personale qualificato, si affianca a Terni il servizio ‘Ufv’ (Uomini fuori dalla violenza) dell’azienda Usl Umbria 2, l’unico pubblico in Umbria, che si occupa della violenza di genere prendendosi carico degli uomini responsabili di comportamenti violenti nei confronti delle loro compagne o verso i familiari e fornisce loro un aiuto concreto e un percorso di cambiamento. Il servizio ‘Ufv’ è completamente gratuito, opera nel pieno rispetto della privacy e si avvale di personale qualificato con un numero verde 800.411.611 in funzione dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 15. Si avvale di un ambulatorio settimanale dove i soggetti maltrattanti possono seguire un percorso riabilitativo con l’aiuto di due psicologi.

Gli incontri

Nell’ultimo anno il servizio ‘Ufv’ sta cercando di aprirsi al territorio per favorire un cambiamento culturale della popolazione, nonché la creazione di un’adeguata rete che sia di riferimento alle persone che vivono problemi legati alla violenza. La direzione sociale dell’azienda Usl Umbria 2, coordinata dalla dottoressa Mara Gilioni, ha promosso incontri operativi con i centri antiviolenza presenti nella regione, con i servizi sociali dei Comuni e con le agenzie del volontariato. Oltre a ciò sono stati organizzati corsi di aggiornamento multidisciplinare sulle problematiche della violenza di genere e della violenza assistita. In collaborazione con il tribunale di Terni, i servizi sociali, il centro antiviolenza di Terni e l’Ordine provinciale degli avvocati è stato attivato lo sportello ‘InformAzione’ aperto ogni venerdì mattina dalle 9 alle 12.30 per favorire il contatto tra le istituzioni, i servizi e i cittadini.

‘Diamo un taglio al silenzio, stop alla violenza sulle donne’

Il servizio ‘Ufv’ ha inoltre partecipato ad una ricerca con l’Università di Perugia sui temi della violenza di genere e con l’Università di Milano ‘Bicocca’ e ‘Cnr’ sui servizi e le metodologie dei centri per la cura dei maltrattanti. È in fase di organizzazione, con il tribunale di Terni ed esperti nazionali, una grande iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori di Terni, Narni, Orvieto sui temi della violenza di genere e della violenza in età adolescenziale. Sempre in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, le ostetriche e il personale sanitario del consultorio di Narni aderisce all’iniziativa ‘Diamo un taglio al silenzio, stop alla violenza sulle donne’, organizzato dall’amministrazione comunale di Narni, che si svolgerà domenica alle 15.30 a palazzo dei Priori. In tale occasione si svolgerà un flash mob contro la violenza sulle donne e verranno presentati i servizi offerti dal centro donna dell’azienda Usl Umbria 2.

Ad Amelia

Ad Amelia, sempre domenica 25, nella sala Boccarini, si svolgerà un incontro a più voci, con punti di vista anche maschili dell’associazione maschile plurale, e con l’apporto musicale e non solo delle giovani generazioni. «La questione – afferma la Di Lernia – è soprattutto culturale ed educativa; è una strage che non si ferma quella consumata sulla vita delle donne in Italia», evidenzia la Consigliera di parità della Provincia di Terni, Di Lernia. «Arginare il fenomeno non è questione semplice, laddove sopravvivono stereotipi di genere e dove agli uomini ancora si impone un’educazione basata sul non mostrare o parlare dei propri sentimenti, delle proprie paure, del non poter condividere tra maschi le proprie inadeguatezze per non essere tacciati di debolezza. Come consigliere di parità, abbiamo a che fare con discriminazioni di genere, soprattutto in ambito lavorativo dove a parità di mansioni, le donne sono pagate meno ed hanno meno possibilità di progressione di carriera perché ancora oggi il peso maggiore della famiglia è a loro carico. Per questo motivo, ci opponiamo al disegno di legge Pillon che non tiene conto delle disparità esistenti in ambito familiare».

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