‘Un’amministrazione senza rotta’. In estrema sintesi – d’altronde il nome dell’appuntamento in Provincia a Terni si chiama così – è questo è il pensiero di ‘Vivere Amelia’ sul sindaco Laura Pernazza e il suo gruppo di lavoro: Patrizia Fiorentini e Claudia Dionisi, esponenti del gruppo consiliare di minoranza, hanno fatto il punto della situazione a metà mandato della giunta di centrodestra. «I protagonisti sono tagli lineari ai servizi, numeri e formule, non c’è programmazione né progettualità».
La critica: «Amministratori della rottura? Riscontro negativo»
Patrizia Fiorentini
Una conferenza convocata per fare il bilancio del proprio gruppo consiliare e quello dell’amministrazione guidata dalla Pernazza. «Avremmo auspicato una gestione diversa – le parole della Dionisi – a due anni e mezzo dal loro insediamento. Il nostro giudizio è negativo perché si sono presentati come gli amministratori della rottura e della novità: riscontriamo invece un fare quotidiano privo di programmazione e progettualità. A fotografare questa cosa è il bilancio: i protagonisti sono numeri, tagli lineari ai servizi e formule matematiche. La loro prima scelta fu la chiusura dell’asilo nido comunale, vale a dire uno schiaffo alle famiglie amerine. Oggi si affaccia una città senza una prospettiva di ampio respiro, ma con idee per soluzioni estemporanee e a tratti contradditorie con le promesse elettorali».
One woman show
Laura Pernazza
C’è poi un giudizio sull’atteggiamento del primo cittadino di Amelia: «La Pernazza è una tuttofare, una one woman show. Riesce ad andare in tutti i luoghi ma che schiaccia completamente la collegialità della giunta, molto silente. Ad oggi abbiamo difficoltà a trovare differenze rispetto ad un commissario prefettizio, preferisce tutelare i numeri piuttosto che scelte vicine ai cittadini. Sia – conclude – tra i suoi elettori che non». Nel documento presentato focus su qualità della vita e servizi pubbici parlando, in linea generale, di «politiche semplicistiche o retoriche. Nessuno sforzo progettuale, di ricerca di canali e di relazioni virtuose. Tagliate anche le corse del trasporto pubblico locale».
L’alta velocità e Molegnano: «Per il resto chiusura della maggioranza»
Amelia
La Fiorentini specifica invece che c’è «diversità di intenti rispetto a noi, ci interessa stare nel sociale e non solo i numeri». Poi si passa ad altro: «Ci tengo a sottolineare che abbiamo votato una mozione all’unanimità per l’alta velocità su Orte. Un progetto utile perché bisogna smettere di fare campanilismo tra Perugia e Terni, occorre una visione diversa e in tal senso maggioranza e minoranza possono lavorare insieme: con i pendolari abbiamo sottoscritto una richiesta per il Comune di Orte per il parcheggio di Molegnano, c’è disparità tra coloro che arrivano da fuori Lazio rispetto a chi è di Orte. Forse è stata l’unica cosa che siamo riusciti a fare insieme perché, per il resto, abbiamo trovato chiusura da parte della maggioranza. Come ad esempio per lo Ius Soli».
I ‘buchi’
Per quel che riguarda lo sviluppo economico, ‘Vivere Amelia’ attacca mettendo in evidenza come la giunta «parli spesso di di buchi di cassa, come a voler diffondere l’idra che abbia trovato debiti. Non è così: sono rate di mutui che si traducono in progetti per opere da realizzare grazie alla programmazione e all’impegno delle passate amministrazioni. Inoltre sul piano istituzionale c’è abuso del ruolo istituzionale, il non rispetto delle regole e delle garanzia del consiglio comunale oltrepassando la dialettica tra maggioranza e minoranza. Episodio grave quando il presidente del consiglio comunale, per non avviare una discussione collegiale su alcuni temi scomodi, decise di trasformare le nostre mozioni in interrogazioni, cosa assolutamente non prevista dal regolamento».
