Amianto all’Ast: «Sindacati parlino»

Terni, Andrea Liberati (M5S) ripropone il tema e chiede ai sindacati «un intervento di controllo da parte delle vostre segreterie provinciali»

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Già la pima volta non avevano gradito. Ma avevano abbozzato, limitandosi a commenti informali. Ma siccome il M5S non sembra intenzionato a smettere di chiedere chiarezza sulla faccenda dell’amianto all’Ast, forse sarà il caso di farla, ‘sta chiarezza.

Lo ‘scivolo’ Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Liberati, infatti, torna a porre il problema: «Poco più di una settimana fa il M5S ha riferito l’episodio secondo cui, a chiusura della vertenza Ast, centinaia di lavoratori ThyssenKrupp avrebbero potuto fruire già dallo scorso anno del così detto scivolo, cagionato dalla prolungata esposizione di tali maestranze all’amianto. Una concreta possibilità poi venuta meno per motivi tuttora ignoti».

I sindacati Tanto che lo stesso Liberati ha inviato una lettera ai sindacati, nella quale chiede «un intervento di controllo da parte delle vostre segreterie provinciali relativamente al polo produttivo ThyssenKrupp di Terni, allo scopo di verificare se tuttora, come risulterebbe, all’interno dello stabilimento vi siano materiali composti da: amianto; fibre contenenti amianto; cemento/amianto».

Le domande Nella lettera, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle chede anche «un’iniziativa immediata del sindacato al fine di impegnare i propri Rsu e Rsl ivi operanti onde addivenire a un esame accurato dello status quo, offrendo concrete risposte a una istanza prodotta a comune difesa della salute umana e dell’ambiente».

L’amianto Secondo Liberati sono indispensabili «sollecite verifiche all’interno dell’azienda proprio relativamente alla presenza o meno di asbesto (l’amianto; ndr), considerando che la scienza ha certificato il grave pregiudizio alla salute umana procurato da tale materiale, nonché alla luce del fatto che lo Studio Sentieri (ISS-Ministero della Salute) ha già registrato su Terni un eccesso di patologie legate al mesotelioma pleurico negli uomini pari al +164%, a voler tacere di altri rilevanti dati su mortalità e ricoveri in città. Nei prossimi giorni – conclude – ci rivolgeremo alle autorità pubbliche, a iniziare dal sindaco di Terni, quale primo responsabile della salute pubblica, e ancora alla Asl, alla giunta regionale e al Ministero».

Le fonti La faccenda dell’amianto e del possibile ‘scivolo’ per i lavoratori era già emersa, durante e subito dopo la lunga vertenza del 2014 alla ThyssenKrupp Ast, ma poi era stata sopita. Ma ora Liberati la ripropone, citando un documento di ‘fonte governativa’ poi stracciato, e da parte sindacale si è subito puntato il dito contro un preciso Ministero. Sì, decisamente è il caso di fare chiarezza. Magari ‘con le carte’.

 

 

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