Acciaio, il matrimonio Tk-Tata Steel è realtà

Firmato l’accordo definitivo per la joint venture, nasce il secondo colosso europeo dell’acciaio. Si riaprono gli interrogativi sul futuro di Ast

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Dopo oltre un anno di negoziati e l’intesa preliminare di settembre 2017, ora arriva l’ufficialità: nella serata di venerdì ThyssenKrupp e Tata Steel hanno firmato l’accordo definitivo per la creazione della joint venture che darà vita ad un nuovo colosso dell’acciaio, il secondo a livello europeo dopo ArcelorMittal. Un accordo che – come noto – non dovrebbe riguardare l’Ast di Terni, ma che, ora che è diventato realtà, riapre improvvisamente gli interrogativi sul futuro dell’acciaieria di viale Brin.

L’ufficialità In una nota diffusa da Essen, Heinrich Hiesinger, ceo di Thyssenkrupp AG sottolinea che la joint venture «è l’unica soluzione per creare un valore aggiunto significativo di circa 5 miliardi di euro per Thyssenkrupp e Tata Steel, grazie a sinergie comuni che non possono essere realizzate in uno scenario indipendente. Per entrambi i partner la partecipazione nella joint venture significa un significativo aumento di valore».

La nuova società proposta, che sarà denominata Thyssenkrupp Tata Steel B.V. e avrà sede nei Paesi Bassi, prevede una riduzione di spesa di circa 400-500 milioni di euro annui. In totale saranno 48 mila i dipendenti totali – ma è stata già annunciata una razionalizzazione della forza lavoro negli anni a venire fino a 4 mila posti – per un fatturato annuo di 17 miliardi di euro. Prima di essere perfezionata la transazione sarà soggetta al vaglio diverse giurisdizioni, inclusa l’Unione Europea.

Nuovi dettagli Le due multinazionali hanno annunciato una conferenza stampa, alla quale parteciperanno i rispettivi ceo e che si terrà il 2 luglio presso la Bibliothèque Solvay di Bruxelles. «Con la firma dell’accordo di joint venture – ha aggiunto Tk nella nota che ufficializza la fusione -, Thyssenkrupp ha aperto la strada al perfezionamento della strategia del Gruppo e quindi anche all’adeguamento degli obiettivi finanziari. Il consiglio di amministrazione presenterà la strategia perfezionata al consiglio di vigilanza in una riunione straordinaria nella settimana che inizia il 9 luglio». Per ora non si fa cenno ufficialmente ad Ast, sta di fatto che ora l’acciaieria ternana è destinata a navigare in mare aperto, da sola. Alla ricerca, solo quattro anni dopo la vertenza del 2014, di un nuovo acquirente.

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