Addio allo speaker Roberto Gentile: «Un capolavoro in radio e nella vita». Il ricordo

Cordoglio per la scomparsa della ‘voce’ di Radio Subasio. Il collega Roberto Malvagia: «Metteva tutti a proprio agio»

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di Gabriele Ripandelli

Il mondo radiofonico umbro piange la scomparsa dello speaker di Radio Subasio, Roberto Gentile. Nato a Roma, spostatosi poi in Umbria, aveva 55 anni. A darne notizia è la stessa Radio Subasio, da cui mancava da tempo per problemi di salute. È stato anche la voce de Gli Spostati su RaiRadio2 insieme a Massimo Cervelli. I funerali si terranno martedì 10 gennaio alle ore 15 presso la basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi.

Il post d’addio

«Roberto Gentile non è più tra noi – scrive l’emittente assisana -. Mancherà tanto agli ascoltatori e a tutti noi di Radio Subasio perché come diceva sempre ‘noi siamo una famiglia’. Ed è proprio vero. Anche lassù, farà risuonare il suo motto ‘andiamo a vincere’ che è anche il nostro, per non dimenticarci mai di lui».

I ricordi

«Ogni giorno ci regalava vitalità». Leggendo i tantissimi commenti con i quali i fedeli ascoltatori hanno voluto dargli un ultimo saluto, traspare come Gentile sia entrato nella vita quotidiana di molti umbri e non solo. «Con la sua allegria mi teneva sempre compagnia la mattina presto in macchina», «aveva una voce stupenda», «l’allegria che ci sapeva mettere era unica». E ancora: «Era la voce della radio, non sarà più lo stesso», «la mattina con la rubrica della scuola era così carino con i bambini», «sarà per sempre in onda». Era diventato come un amico, un familiare, una presenza quotidiana che scandiva le giornate e aiutava a farle cominciare nel migliore dei modi.

«Straordinario nel rapporto con la gente e con i grandi artisti»

L’amico ed ex collega per dieci anni, Roberto Malvagia, voce di Radio Subasio fino al passaggio dell’emittente umbra sotto la proprietà Mediaset e oggi speaker al ‘Renato Curi’ collaborando con il Perugia Calcio, lo ricorda così: «Era un capolavoro, nella radio e nella vita. Professionalmente è uno dei più bravi che abbia conosciuto. Aveva grande capacità di dialogo. Metteva a proprio agio i tantissimi ascoltatori che chiamavano ogni giorno. Era straordinario nel rapporto con i tanti grandi artisti del panorama musicale italiano come Eros Ramazzotti, Renato Zero, Max Pezzali e Laura Pausini che venivano in studio. Li sapeva mettere a loro agio, scherzando e creando un clima familiare. Iconiche le sue esclamazioni ‘andiamo a vincere’ e ‘capolavoro’ che amava ripetere. Ricordo che 3 o 4 volte al mese lo accompagnavo da Assisi alla stazione di Terontola dove prendeva il treno per tornare nella sua Pisa. Aveva paura del brutto tempo e non amava guidare la macchina. Fuori dal lavoro, non parlava molto di radio ma era il primo ad avvicinarsi a chi riconosceva la sua voce in giro nelle strade e nei negozi. Era una persona speciale. Umile, buona, di grande animo».


Roberto Gentile

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