Amelia celebra il ‘suo’ Germanico

Nel bimillenario dalla morte al via una serie di iniziative. Si comincia con un convegno sul famoso militare e politico romano

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Un’opportunità per promuovere, anche a livello turistico, il capolavoro in bronzo conservato ad Amelia, ma anche l’occasione per approfondire i numerosi aspetti che riguardano il personaggio Germanico, sia nell’antichità che nell’età post-antica: è con questo doppio obiettivo che il Comune amerino ha deciso di celebrare il Bimillenario dalla morte del celebre generale romano con una serie di eventi ideati insieme ad un comitato scientifico appositamente nominato e con il contributo della Fondazione Carit. ‘Germanico Cesare, a un passo dall’impero’ è il titolo del progetto presentato venerdì mattina a palazzo Montani Leoni.

Studiosi ad Amelia da tutto il mondo

La conferenza stampa – presenti il presidente della Fondazione, Luigi Carlini, la sindaca di Amelia, Laura Pernazza, il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli, e il presidente del comitato scientifico, il professor Marcello Barbanera – ha dato il via ufficiale alle celebrazioni, che cominceranno venerdì 24 e sabato 25 aprile, sempre ad Amelia, con un convegno internazionale che si svolgerà presso il Museo archeologico. Grazie alla presenza dei massimi esperti impegnati a studiare le diverse sfaccettature di questo personaggio che non fu solo un militare, ma anche un politico, un letterato e un diplomatico, verranno approfonditi sia gli aspetti più tecnici relativi alla statua bronzea, sia la figura dell’uomo e del suo ruolo all’interno della società del suo tempo. Studiosi da Parigi, Washington, Colonia, Udine e soprattutto Roma (Sapienza) porteranno contributi preziosi ed approfondimenti.

I prossimi eventi

La mostra interattiva Germanico Cesare a un passo dall’impero, che si inaugurerà presso il Museo archeologico, è l’evento più atteso e non è un caso che sia stata collocata alla fine del Bimillenario: sarà inaugurata il 10 ottobre, il giorno della morte di Germanico, e andrà a concludere un anno tutto dedicato alla sua figura e al suo mondo. La conferenza stampa di venerdì è stata l’occasione anche per presentare l’impegno della Fondazione Carit – che ha stanziato in totale 95 mila euro per il progetto – nel promuovere eventi che legano le manifestazioni della cultura al suo territorio, in particolar modo alle scuole. Per questo è stato premiato lo studente dell’Accademia delle Belle arti di Perugia il cui progetto grafico andrà a costituire la copertina del catalogo della mostra interattiva. Venerdì, inoltre, a palazzo Montani Leoni è stata esposta, a cura della stessa Fondazione, la copia della statua bronzea di Germanico, realizzata dal maestro Claudio Nicoli su commissione dell’ammiraglio Giampaolo Falciai.

Le altre iniziative

Durante tutto il periodo delle celebrazioni molte iniziative collaterali arricchiranno poi il programma degli eventi, come esibizioni musicali e teatrali, presentazioni di libri, romanzi e saggi sulla figura di Germanico, mostre allestite in varie zone della città che vanno dall’arte contemporanea alla fotografia, performance artistiche, conferenze e approfondimenti su usi e costumi della società romana, sulla vita e la storia di Germanico, degustazioni e banchetti che si ispirano al periodo romano, workshop sui metalli antichi, tour guidati curati da Sistema museo nei più importanti siti archeologici della città oltre a laboratori e attività creative per famiglie e bambini. Il programma completo è disponibile al sito www.bimillenariogermanico.it.

La storia

Nerone Claudio Druso Germanico morì a 34 anni, il 10 ottobre del 19 d.C., al culmine della carriera politica e all’apice della popolarità. Per le sue capacità militari e diplomatiche divenne una tra le più apprezzate figure della società romana dell’epoca. Destinato a succedere al trono alla morte dello zio naturale e padre adottivo, Tiberio, la sua scomparsa prematura gettò l’Impero romano in un momento di profondo cordoglio e numerose statue vennero erette in suo onore. La statua lorica in bronzo, rinvenuta nel 1963 ad Amelia, rappresenta una rara testimonianza della gloria di questo personaggio. Una prima testimonianza del profondo interesse che ancora oggi ruota attorno al suo personaggio è testimoniato dal folto pubblico che lo scorso 22 marzo ha seguito l’evento lancio del progetto al Teatro sociale di Amelia, presentato da Valerio Massimo Manfredi, storico, archeologo e scrittore di fama internazionale.

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