Associazione di Terni assegna 20 mila euro a progetto di ricerca contro la leucemia

‘Damiano per l’ematologia’ ha decretato la vincitrice: Giorgia Mancin dell’università di Torino

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È Giorgia Mancin, laureata in biologia cellulare e molecolare presso l’università degli Studi di Torino, la vincitrice della tredicesima edizione della borsa di studio, finanziata dall’associazione ‘Damiano per l’ematologia odv’ di Terni e dall’8 per mille della Chiesa Valdese, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi. La borsa di studio di 20 mila euro viene assegnata ad un progetto di ricerca nel campo delle malattie ematologiche. La consegna è prevista sabato 28 gennaio alle ore 17 presso la sede provinciale dell’Ordine dei medici di Terni, in via strada di Cardeto 67.

Il progetto di ricerca

Il titolo del progetto vincitore di quest’anno è: ‘L’impatto del trattamento con terapie target nella produzione di cellule Car-T efficaci nei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica’. Scopo della ricerca è testare se ci sono effetti positivi nei pazienti trattati con due tipi di farmaci: quelli a bersaglio molecolare che dovrebbero stimolare il sistema immunitario del paziente per metterlo in grado di produrre dei linfociti T, che potrebbero far avere un risultato migliore al secondo tipo di terapia. Questa combinazione non è stata ancora utilizzata nella cura della leucemia linfatica cronica. Lo studio andrà avanti per un intero anno, ed ogni mese la ricercatrice invierà una relazione all’associazione ‘Damiano per l’ematologia’ per far presente lo stato di avanzamento del proprio lavoro.

Le origini dell’impegno

‘Damiano per l’ematologia odv’ è nata in ricordo del piccolo Damiano Cioffi, morto nel 1995 per un’anemia aplastica; alla base della sua costituzione c’è il desiderio di contribuire a migliorare le probabilità di cura delle patologie legate al campo ematologico e oncoematologico, attraverso la raccolta di fondi per finanziare borse di studio in favore di giovani laureati in discipline biomediche che vogliano cimentarsi, con precisi progetti. L’esigenza di proseguire l’esperienza di dono vissuta, durante la malattia, da Damiano e dalla sua famiglia, sostiene l’impegno dei volontari e dei soci dell’associazione.

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