Ast: «A rischio gli obiettivi per il 2020»

Terni, la preoccupazione dei sindacati davanti al sindaco Latini: «Coinvolgere la Regione». Saltamartini sollecita Patuanelli 

Condividi questo articolo su

di F.L.

La preoccupazione dei sindacati sulla nebulosa situazione che sta attraversando l’Ast di Terni, così come sul futuro dell’acciaieria, ha fatto tappa a palazzo Spada, mercoledì pomeriggio, dove i segretari di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb, insieme a quelli di Cgil e Cisl, hanno incontrato il sindaco Leonardo Latini e il vicesindaco Andrea Giuli in occasione del tavolo appositamente convocato dal primo cittadino. 

Dubbi 

Un tavolo in cui i sindacalisti sono tornati a puntare l’attenzione dalle difficoltà dello scenario internazionale sull’acciaio, in forte ristrutturazione sia per gli acciai comuni che per la nicchia degli acciai speciali. «Rispetto a quanto sopra detto – hanno spiegato al termine dell’incontro – abbiamo raffigurato il trend produttivo non particolarmente positivo in questi primi mesi dell’anno finanziario 2019-20, tale da farci pensare che gli obbiettivi   dell’accordo in scadenza a settembre 2020 potrebbero non essere centrati, scenario il quale, anche in virtù di quanto sta succedendo alla casa madre Thyssenkrupp, può rappresentare un elemento di criticità». 

Solo un primo incontro 

I rappresentanti sindacali hanno inoltre spiegato all’amministrazione che «quanto firmato al ministero sulla strategicità del sito Ast, vale per la multinazionale che per rendere strategico questo sito debbono esserci investimenti importanti, ma vale anche per la parte politica portare a temine impegni e il completamento delle infrastrutture fisiche e non, per far in modo da rendere favorevole ancora la produzione degli acciai in questo territorio». L’esigenza – sempre a detta dei sindacati – è quella di aprire una serie di tavoli a vari livelli istituzionali: il confronto dovrà coinvolgere anche la Regione, che nelle prossime ore sarà interessata delle questioni aperte.

Anche alla Camera si parla di Ast

Intanto dell’Ast si interessa anche la commissione attività produttive della Camera, presieduta dalla commissaria della Lega Terni, Barbara Saltamartini. «Ho disposto che i vertici dell’azienda Acciai Speciali di Terni e i sindacati vengano a riferire sulle problematiche della società» ha fatto sapere mercoledì. «Al ministro Patuanelli – ha continuato – invece chiederemo di conoscere il piano industriale di questo governo, semmai ne abbia uno da porre in essere per scongiurare ennesima crisi occupazionale e colpo all’industria siderurgica italiana. Alla manifestazione di ieri a Roma sulle crisi industriali erano presenti moltissimi operai, tra cui quelli di Terni che hanno posto sotto i riflettori la loro vertenza, denunciando le condizioni di lavoro a cui sono sottoposti a causa della crisi dell’acciaio che investe tutta l’Europa. Ha fatto bene il sindaco Latini a convocare il tavolo in Comune per conoscere in maniera approfondita le prospettive e i progetti dell’azienda nella città umbra dell’acciaio. Tutta la Lega appoggerà le istanze degli operai e dei cittadini rimarcando l’importanza che riveste l’azienda nel territorio umbro a livello occupazionale e sociale nonché dal punto di vista produttivo ed economico. Una necessità – ha concluso la Saltamartini – che non ci può non vedere coinvolti anche come parlamentari al fianco delle istituzioni locali e soprattutto dei lavoratori».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli