«Bene il turismo ma sul lavoro ci dobbiamo far trovare preparati»

Umbria – Le riflessioni di Valerio Natili, segretario Fisascat Cisl: «Scarsità di alcune figure professionalità ma anche pessime condizioni per chi è specializzato»

Condividi questo articolo su

di Valerio Natili
Segretario regionale della Fisascat Umbria

La stagione estiva ha visto il ritorno dei turisti stranieri e presenze quasi in linea con il 2019 (ultimo anno pre-pandemico), con un vero record di presenze ad agosto. La ripresa del movimento turistico incide positivamente anche sul Pil regionale, contribuendo a quel recupero di produttività che ci auspichiamo possa nel tempo trasformarsi in crescita economica e non solo in recupero di quella persa. La campagna vaccinale e le misure sanitarie intraprese hanno dato serenità a chi ha scelto di riprendere a girare l’Italia ed il mondo. L’attrattatività dell’Umbria, sempre molto apprezzata dagli stranieri del nord Europa, e la scoperta della nostra regione anche da parte dei tantissimi turisti italiani, deve a questo punto consolidarsi e prendere vigore.

Sul piano occupazionale abbiamo assistito ad una sorta di crisi in alcune figure professionali. Da un lato va registrata una scarsità di figure professionalizzate, dall’altro le pessime condizioni contrattuali ed economiche proposte non invogliano chi è invece molto specializzato. Purtroppo il settore ricettivo è caratterizzato anche in Umbria da un’occupazione ‘grigia’ in cui la stagionalità incide sulle condizioni contrattuali, il nanismo delle attività turistico recettive e la conduzione familiare delle stesse non favoriscono di certo l’affermarsi di catene del settore industriale recettivo nelle quali emergono condizioni economiche – e l’applicazione di contratti nazionali di lavoro – molto più rispettose della professionalità.

Allo stesso tempo la gestione familiare riesce a trasmettere quel valore umano che si perde nelle realtà di dimensioni maggiori, ma è qui che riscontriamo trattamenti economici che si caratterizzano per una certa originalità tutta italiana. Nonostante tutto ciò, è bene guardare con ottimismo al futuro, ora serve una seria campagna di promozione e di marketing specifico, finalizzato a renderci attrattativi per una fascia di turisti medio alta, non generalista, ma informata e motivata sulla bellezza della nostra Umbria.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli