Bimba di un mese operata per un infarto intestinale e salvata

Perugia – La piccola è stata sottoposta ad un intervento chirurgico di tre ore. Si tratta di una patologia molto rara in età neonatale

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Un intervento chirurgico che ha consentito di salvare la vita di una bimba che, al momento dell’operazione, aveva appena 32 giorni di vita e che le garantirà una crescita ed uno sviluppo sani e naturali. È quella eseguita prima di Natale all’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia e riportata nell’edizione domenicale del quotidiano ‘Il Messaggero‘ da un articolo di Luca Benedetti.

La ‘squadra’

L’intervento, durato tre ore, è stato eseguito dal dottor Marco Prestipino, direttore della chirurgia pediatrica dell’ospedale perugino, e dalla sua equipe: le dottoresse Melissa Bernardino e Najat Fouad, gli anestesisti Laura Marchesini, Giulio Minelli e Davide Valeri, l’infermiere (strumentista) Marco Campanella con i colleghi Giada Poli e Marco Caligiana.

La patologia

Secondo quanto riportato da ‘Il Messaggero‘ la piccola, che fra le altre cose aveva evidenziato difficoltà nell’alimentazione, era affetta da un ‘infarto intestinale’ (parcellare). Patologia ipotizzata in base agli accertamenti medici e poi riscontrata in sede operatoria, con la presenza «di un’anomalia anatomica caratterizzata da una malformazione dei legamenti dell’intestino che aveva prodotto lo strozzamento di un’ansa intestinale con conseguente infarto parcellare dell’intestino».

L’intervento chirurgico

La patologia, molto rara in età neonatale e dalle conseguenze quasi sempre gravissime – anche perché di difficile individuazione e caratterizzata da sintoni confondibili con altre malattie meno importanti -, è stata risolta dai professionisti del ‘Santa Maria della Misericordia’ con una «mini-resezione intestinale con ricostituzione della corretta anatomia intestinale e ricollocamento delle anse intestinali in posizione fisiologica». Un’azione di cui si apprezza ancora di più l’efficacia se si considera che tali interventi, quando la prognosi non è infausta, comportano la rimozione di un’ampia parte dell’intestino con esiti molto pesanti in termini di qualità della vita.

Gioia

Dopo il ricovero nella Tin diretta dalla dottoressa Stefania Troiani, la bimba – scrive Luca Benedetti – ha ripreso ad alimentarsi normalmente, a crescere e in questi giorni è stata dimessa. Per la gioia dei genitori che hanno vissuto giorni difficili e di tutti i sanitari che hanno dato il massimo per lei e per garantirle un futuro.

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