di Francesca Torricelli
«Un racconto del potere femminile in Italia nell’arco di venti secoli. Un lasso di tempo che va da una grande regina egizia come Cleopatra, a Maria Elena Boschi, che riveste il ruolo femminile più rilevante nella storia politica italiana». Con questa parole Bruno Vespa descrive il suo libro ‘Donne d’Italia’, presentato sabato pomeriggio al circolo ‘Il drago’ di Terni. Un’iniziativa della sezione ternana di Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni e affari).
Il libro Vespa racconta le storie di 100 donne «che non sono assolutamente piu il ‘sesso debole’. Penso a Maria Elena Boschi, che ho dovuto incontrare alle 7.15 di mattina per poter scrivere di lei nel libro, visto che era l’unico momento possibile. Lei – dice Vespa – è il carattere della politica. Una tosta, piu dura e determinata di Renzi». Tanto che la definisce «la donna politica piu potente della storia italiana. Berlusconi è stato il primo a portare donne al governo, ma Renzi ha dato loro piu potere».
PARLA BRUNO VESPA – L’INTERVISTA
Il criterio Nel libro si attraversano tanti anni di storia e a Vespa viene chiesto come ha operato la scelta delle donne, anche di livelli diversi: «Le donne non sono tutte uguali – dice lui – e chi è che stabilisce le eccellezze? È soggettivo. Io ho seguito un certo criterio, cioe la loro influenza nella politica, nel potere e nel costume. Sono per esempio molto affezionato alle donne nella moda, che hanno avuto un potere enorme in quel campo specifico e non solo».
Ada Urbani L’organizzatrice dell’evento, la presidente di Fidapa Terni, Ada Urbani, prima di presentare l’ospite ed introdurre il dibattito, ribadisce il ruolo delle donne nella società : «Un ruolo che si sono conquistate con merito – sottolinea – anche se con grande fatica. Ora è tempo di cambiare metro di valutazione, Non più ‘uomo o donna’, ma ‘persona capace o no’. Quando questo sarà la norma, avremo raggiunto il nostro obiettivo».
PARLA ADA URBANI – L’INTERVISTA
Live Un siparietto divertente lo ha regalato il protagonista dell’evento, quando ha rivelato di essere emozionato: «Grazie ad Ada per linvito – ha detto – ma vi faccio una confessione. La televisione è una cosa, ma vedere e sentire qui il calore di tutta questa gente (in effetti il salone del ‘Drago’ era gremito, con il sindaco Di Girolamo in prima fila; ndr) mi emoziona». Poi, però, il professionista di razza è venuto fuori.