Caccia, Terni dialoga con le province vicine

La consulta faunistico venatoria ha elaborato un elenco di richieste relative a migratoria e caccia al cinghiale

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Ripartire dai contenuti degli accordi del 2014 e chiudere in tempi rapidi quelli dell’anno in corso per la mobilità venatoria nelle altre regioni limitrofe, in particolare nel Lazio. Questo l’obiettivo emerso al termine della riunione della consulta provinciale faunistico-venatoria svoltasi giovedì in Provincia e coordinata dal vice presidente di palazzo Bazzani Giampiero Lattanzi. L’organismo ha esaminato soprattutto i rapporti con le province di Viterbo, Rieti, Roma e Latina, tradizionalmente più frequentate dai cacciatori ternani.

Le richieste La consulta ha predisposto e approvato una bozza di proposte che contiene le richieste per la caccia alla migratoria e per le squadre di caccia al cinghiale e che verrà inviata nei prossimi giorni alle province interessate. «È stata una riunione positiva – questo il commento del vice presidente della Provincia – che ha tenuto conto degli interessi di tutti i soggetti che compongono la consulta, con l’obiettivo di migliorare la situazione esistente e dare la possibilità ai cacciatori ternani di coltivare la propria passione anche oltre i confini territoriali, nel rispetto dei buoni rapporti di vicinato con le province del Lazio e delle altre regioni confinanti».

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