Calunnia ad Orvieto, assolto Vincenzo Fumi

Ad otto anni dai fatti l’ex presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto è stato scagionato dalle accuse

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Assolto perché il fatto non sussiste. Questa la sentenza emessa dal giudice del tribunale di Terni, Dorita Fratini, nei confronti dell’ex presidente della fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto – attuale presidente onorario -, Vincenzo Fumi. All’origine della vicenda – datata febbraio 2012 – c’è l’acquisto di un costoso vaso del ‘600 da parte della stessa fondazione, che un cittadino orvietano – antiquario – aveva ritenuto senza mezzi termini una ‘fregatura’. In pratica la critica mossa a Fumi – che aveva replicato, da qui la denuncia – era di aver comprato un vaso pagandolo molto più del suo valore reale. Alla fine il giudice, accogliendo la richiesta dell’avvocato difensore di Fumi – Sergio Finetti – ha assolto l’ex presidente della fondazione Cro. Il cittadino orvietano si era invece costituito parte civile attraverso l’avvocato Manlio Morcella. Così l’avvocato Finetti: «Finalmente dopo un calvario andato avanti per ben otto anni, il tribunale ha indiscutibilmente accertato la realtà dei fatti, riconoscendo la totale estraneità del mio assistito rispetto alla contestazione originariamente mossa. E questo è un motivo di grande soddisfazione».

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