Comune Terni, aumentano i problemi: stato di agitazione per la polizia Locale

Mirino sull’organizzazione, gli spostamenti e altro ancora: il Csa Ral attacca e chiede l’intervento del sindaco

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Periodo di grandi tensioni in Comune a Terni. Se da un lato c’è chi si è mosso con un ricorso – udienza ad ottobre – con l’accusa di comportamenti antisindacali in merito al nuovo organigramma, dall’altro c’è chi annuncia lo stato di agitazione: si tratta del Csa Ral per il dipartimento della polizia Locale di Terni.

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Motivo? «In questi giorni oltre 15 agenti e 3 ufficiali – spiega la sigla – sono stati spostati dalle mansioni che da tempo espletavano con ottimi risultati e indirizzati a svolgere mansioni per le quali non hanno alcuna esperienza e formazione. La legittima richiesta del sindaco di avviare un servizio h24 per l’infortunistica stradale e per il controllo delle immagini provenienti dalle centinaia di telecamere in città potrebbe aver creato problemi alla gestione del Corpo di polizia municipale, anche a vedere la deficitaria organizzazione dei servizi e gli ingiustificabili ritardi nella consegna del vestiario ai nuovi assunti. La comandante del Corpo continua a sostenere di avere un grande progetto, ma francamente si fa fatica a capirlo se ad esempio, mentre si allarga il servizio dell’ufficio incidenti stradali, in orario notturno, si toglie l’ufficiale a tempo pieno sostituendolo con uno part-time. Solo la buona volontà – prosegue il Csa – e la disponibilità degli agenti ha evitato che i primi servizi di quel turno notturno appena istituito, saltassero. Inoltre, la comandante continua a sostenere di aver parlato con i lavoratori che funzionalmente dovrebbe dirigere, ma c’è da chiedersi come si giustificano le continue richieste di incontro che gli agenti, compresi tutti gli ufficiali, stanno facendo allo stesso direttore generale».

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C’è altro: «È stato inoltre acquistato un programma per organizzare i servizi, costato migliaia di euro, ore di formazione e di continue simulazioni. Perché si continua a forzare il sistema cambiando i turni che l’applicazione programma? Non era meglio risparmiare tutti quei soldi e continuare a gestire la programmazione dei turni fatta a mano? Come è possibile che si sia tornati indietro di 30 anni, con turni che escono ogni tre giorni, invece che settimanalmente e con la programmazione mensile azzerata? Come può un lavoratore gestire il rapporto lavoro/famiglia se non conosce i turni domenicali e festivi nel mese? Abbiamo a cuore il futuro del Corpo della polizia Locale di Terni, abbiamo ben chiari gli sforzi che il sindaco sta facendo su questo versante e le risorse economiche che ha inteso investire nel triennio 2024-2026. Per questo gli chiediamo di intervenire per tutelare questi sforzi, magari confrontandosi anche con il direttore generale il quale, ormai, ben conosce tutta la situazione».

Stefano Bandecchi

«Noi intanto intendiamo tutelare – proseguono – i diritti e l’abnegazione che i lavoratori stanno dimostrando sopperendo alle varie carenze organizzative. Abbiamo organizzato una partecipatissima assemblea e all’unanimità i lavoratori hanno votato lo stato di agitazione. Se sarà necessario andremo avanti fino in fondo, e se dovremmo andare sino in fondo sarà perché anche il sindaco non intervenendo, di fatto si sarà reso corresponsabile. Non possiamo e non vogliamo permettere che la città assista a un fallimento preannunciato».

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