di S.F.
«Il coefficiente di indebitamento registra un ulteriore, lieve aumento rispetto allo scorso anno», da 1.34 a 1.43. «Si evidenzia che il risultato economico complessivo risulta aumentato di oltre il 150%». È parte della relazione sul bilancio consolidato del Comune di Terni 2022, approvato dall’esecutivo Bandecchi la scorsa settimana: un esercizio chiuso con un risultato da 22,3 milioni di euro (+13,6 milioni nel confronto con il 2022) e debiti che salgono sopra 400 milioni di euro.
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La novità e l’aumento
Un risultato sul quale giocoforza influisce l’aggreegazione societaria tra Asm ed Acea. D’altronde il bilancio consolidato ha l’obiettivo di rappresentare la situazione finanziaria/patrimoniale dell’attività del Comune tramite le società controllate/partecipate e le varie articolazioni organizzative: su questo fronte il 24 luglio la giunta ha approvato il ‘nuovo’ gruppo di amministrazione pubblica ed il perimentro di consolidamento 2022, quindi i vari conteggi. Partiamo dal risultato d’esercizio da oltre 22 milioni: «Dovuto – si legge – prevalentemente da un decremento degli oneri straordinari derivanti dall’abbattimento dei trasferimenti in conto capitale, presenti principalmente nel bilancio del Comune». Della questione se ne è occupato il responsabile del procedimento, il dottor Sandro Mariani della direzione attività finanziarie.
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I debiti e il patrimonio netto
Come detto si registra un balzo – si parla di stato patrimoniale passivo in questo caso – per la voce debiti. Numeri? Dai 352 milioni di euro del 2021 si passa a quota 417 milioni del 2022, in particolar modo a causa dell’incremento dei debiti da finanziamento (+39 milioni) e verso altre amministrazioni pubbliche (+26 milioni). Per quel che concerne i fornitori c’è un +5 milioni (da 83 a 88). Segno più anche per il patrimonio netto di gruppo, da 262 a 292 milioni di euro, ed i crediti, da 155 a 171 milioni di euro. Il consolidato coinvolge FarmaciaTerni (100% di partecipazione), Terni Reti (100%), Asm (62,10%, poi dal 2023 sarà 54,73% per via della conclusione dell’aggregazione societaria con Acea), Umbriadue Scarl (61,73%), Ferrocart (37,26%), GreenAsm (31,05%), Umbria Energy (31,05%), Consorzio Tns (26,33%), Umbria distribuzione gas (24,84%), Sii (20,78%), Fondazione teatro stabile dell’Umbria (8,22%), Villa Umbra (5%), Umbria Tpl e Mobilità (8,01%), PuntoZero (3,27%) e Sviluppumbria (2,43%)