Con l’ascia ad Orvieto, denunciato un 19enne

Identificato dalla polizia il giovane che giovedì ha gettato allarme nella zona dello Scalo. Gesto per futili motivi

Condividi questo articolo su

A segnalarlo erano stati molti cittadini della zona di Orvieto Scalo che, la mattina del 13 febbraio, lo avevano notato gesticolare pericolosamente con un’ascia in mano mentre camminava per viale I Maggio. A qualche giorno di distanza l’uomo è stato identificato: si tratta di un 19enne di nazionalità rumena, che da alcuni mesi risiede ad Orvieto con la propria famiglia.

Nessun intento criminale

Nell’arco di cinque giorni la squadra anticrimine del commissariato di pubblica sicurezza è riuscita a ricostruire la dinamica di quanto accaduto, dopo che erano giunte numerose segnalazioni, alla polizia e ai carabinieri, da parte di cittadini allarmati e preoccupati per la presenza del giovane, descritto dai tratti somatici orientali, che girava per strada con un machete in mano, sparito però nel nulla prima dell’arrivo delle pattuglie delle forze dell’ordine. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, fortunatamente non si trattava di una persona con intenti criminali, ma di un atto incosciente di un giovane che, per futili motivi, aveva attraversato viale I Maggio, con l’ascia lunga circa 80 centimetri.

Arma sotto sequestro

Gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza, grazie alla collaborazione dei cittadini che hanno fornito elementi utili all’identificazione del giovane, dopo essere riusciti a ricostruire l’identità del 19enne, si sono recati presso la sua abitazione ed hanno effettuato una perquisizione, nel corso della quale hanno rinvenuto e posto sotto sequestro l’ascia. Il ragazzo, incensurato, ha dichiarato ai poliziotti di non essersi reso conto che il suo atteggiamento avesse potuto spaventare i passanti. Tutto l’accaduto è stato oggetto di una dettagliata segnalazione inviata alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni ed il giovane è stato denunciato per porto abusivo di strumenti da taglio atti ad offendere.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli