Consulta volontariato Prociv Regione Umbria Busatti al vertice

L’insediamento c’è stato lunedì: «Il tema più importante è sicuramente quello dello studio e dell’approvazione della nuova legge regionale sulla Prociv, ferma al 1998»

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È Sandro Busatti il nuovo presidente della Consulta del volontariato di Protezione civile della Regione Umbria. Lunedì c’è stato l’insediamento dopo l’elezione dello scorso 25 luglio: nella prima riunione sono state elette le varie cariche, tutte valide per il prossimo biennio.

La composizione

Busatti fa parte del gruppo comunale Prociv di Città di Castello e avrà come vicepresidenti Andrea Fanelli dell’associazione volontari geometri di Perugia e Simona Santicchi del gruppo comunale Prociv di Marsciano. Svolgerà il ruolo di segretario Renzo Rossi del Centro italiano di sperimentazioni ed attività radiantistiche, mentre Gian Mario Ventura (associazione Radioamatori di Terni) è il presidente del collegio dei garanti (ci sono anche Marco Belardinelli della Croce bianca di Città di Castello e Loris Poggiani del Gruppo comunale di Avigliano Umbro). I membri del consiglio direttivo sono Claudio Serrani (La rosa dell’Umbria, Todi), Vittorio Aisa (Misericordie di Assisi), Sergio Micheli (Prociv Collescipoli), Laura Borghesi (gruppo comunale Perugia), Liana Paciotti (Protezione civile Gubbio), Giacomo Ambrosi (gruppo comunale Protezione civile Corciano), Maria Letizia Campana (gruppo comunale Protezione civile Campello sul Clitunno) e Sandro Campana (associazione volontari carabinieri in congedo Perugia).

La nuova legge regionale

67 anni da compiere il prossimo 7 novembre, è un ex funzionario di banca attivo nel volontariato umbro dal 1984; in trentasei anni ha partecipato a tutte le emergenze nazionali, regionali e locali maturando grande esperienza nella gestione delle risorse umane e della logistica. È presidente del gruppo comunale di Protezione civile di Città di Castello dal 1998 e dal 2017 è stato membro della Consulta del volontariato e rappresentante nazionale: «È un grande onore essere chiamato a rappresentare 120 associazioni e 5.000 volontari che costituiscono il nerbo del sistema di Protezione civile della nostra regione. Abbiamo elaborato nei mesi passati un progetto molto articolato e ambizioso su cui ci confronteremo con la presidente Tesei, con l’assessore Melasecche e con i dirigenti del servizio regionale. Il tema più importante – aggiunge – è sicuramente quello dello studio e dell’approvazione, in tempi brevi, della nuova legge regionale sulla Protezione Civile, ferma al 1998. In questo ambito troverà spazio anche l’istituzione della ‘Colonna Mobile Regionale’, che rappresenterà lo strumento operativo con cui saranno affrontate le future emergenze».

Il volontariato

Il neo presidente evidenzia inoltre che la Consulta «si occuperà anche del ruolo centrale del volontariato nel ‘Sistema Protezione Civile’ chiedendo l’adozione delle stesse norme che ne regolano l’utilizzo nelle regioni circostanti sia nella lotta antincendio boschivo sia nella formazione, che dovrà essere strutturata e liberalizzata, seguendo i canoni del progetto ‘Il volontariato forma sé stesso’. Tale progetto, già presentato nei mesi scorsi, prevede la formazione decentrata e certificata, mettendo a sistema la professionalizzazione dei nuovi volontari e il costante aggiornamento di coloro che sono già stati formati. La lotta agli incendi boschivi, in particolare, dovrebbe essere potenziata progettando un’apposita scuola regionale di formazione aperta sia ai dipendenti pubblici sia ai volontari. Sarà nostro impegno chiedere di inserire nella legge l’unificazione dei regolamenti dei gruppi comunali di Protezione civile con particolare rifermento alla necessità che ogni Comune stanzi in percentuale fissa nelle poste di bilancio i fondi necessari a finanziare l’attività del gruppo di volontariato. Vogliamo ottenere una revisione sostanziale del sistema di ripartizione dei fondi disponibili per le associazioni, che terrà conto della territorialità, ma anche dell’effettiva operatività dei gruppi e della reale partecipazione a operazioni di soccorso. Chiederemo – le parole di Busatti – al servizio regionale di attivare le convenzioni con le associazioni di volontariato ed esse regolamenteranno l’uso e la manutenzione di materiali e mezzi di ogni associazione, consentendo lo sgravio totale delle spese di manutenzione e assicurazione.

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