Conte e Sassoli ad Assisi per l’Ambiente

Il presidente del consiglio e quello del parlamento europeo nella città serafica firmano il Manifesto

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Si chiama «Manifesto di Assisi per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica». È stato firmato nella città serafica alla presenza del presidente del parlamento Europeo David Sassoli e del presidente del consiglio italiano Giuseppe Conte.

Politiche lungimiranti sull’ambiente

Uno degli obiettivi del manifesto è mettere in campo politiche serie e lungimiranti per azzerare il contributo netto di emissione dei gas serra entro il 2050. Nel testo del documento viene ricordata l’enciclica «Laudato si» di papa Francesco, come punto di partenza per la costruzione di una ‘nuova economia’ che metta al centro l’ambiente e le persone, sfruttando la sfida della crisi climatica come occasione «per mettere in movimento il nostro Paese in nome di un futuro comune e migliore». Ai partecipanti a questa giornata, i frati di Assisi consegneranno un tau verde, il simbolo usato da San Francesco come sigillo e firma, che oggi diventa simbolo «di una nuova alleanza verso l’ ambiente e il creato». La realizzazione dei tau, con legno d’ulivo, è stata affidata alle detenute del carcere di Perugia.

Oltre duecento adesioni

Il documento è promosso dalla fondazione Symbola e dal Sacro convento di Assisi e ha raccolto circa 2000 adesioni tra rappresentanti di istituzioni e del mondo economico, politico, religioso e della cultura. Nel salone papale del Sacro convento, coordinati dalle giornaliste Maria Latella e Giuseppina Paterniti, si incontrano per la prima volta i firmatari: il presidente di Symbola, Ermete Realacci; il custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, il direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato; il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini; il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia; l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace e l’amministratore delegato di Novamont, Catia Bastioli. Nel corso della giornata, sono attesi ad Assisi anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli e il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi. Per i saluti istituzionali sono intervenuti il sindaco di Assisi, Stefania Proietti; la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e il presidente del Consiglio nazionale di Anci, Enzo Bianco. «I criteri di sostenibilità ambientale li sentiamo da molto tempo, oggi c’è bisogno di passare alle azioni concrete – ha ricordato la Tesei – la nostra regione, definita cuore verde d’ Italia, può scrivere una parte importante di questo percorso, con i sacrifici di tanti amministratori locali che da qualche anno hanno iniziato a credere a un futuro di sostenibilità e speranza».

Conte: «Assisi culla mondiale della cura del pianeta»

«Un tema che mi vede particolarmente sensibile – ha detto il premier Conte – come primo responsabile dell’azione di governo. In questo progetto politico l’attenzione verso la costruzione di un’Italia più verde è un pilastro ma qui c’è qualcosa di più, un’Italia più verde non significa soltanto green economy ma economia a misura d’uomo, visione integrale dell’uomo e tutela dei cittadini». C’è stata polemica per la mancata partecipazione del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, al World Economic Forum. E a chi gli chiedeva come mai avesse invece scelto di essere ad Assisi, il premier ha risposto così: «Quando non esisteva ancora Davos, qui ad Assisi già si tutelava l’ambiente».

Il ministro Manfredi

«Qui oggi abbiamo fatto un piccolo passo verso la costruzione di un futuro migliore, che è quello che ci viene chiesto dai nostri studenti». Lo ha affermato il ministro dell’ Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi. «Sul tema della sfida ai cambiamenti climatici e alle disuguaglianze – ha ricordato Manfredi – c’è  grande sensibilità  nel mondo della ricerca italiana. Lo spirito che dobbiamo cercare di mettere nelle nostre azioni parte dalla visione francescana, visione antica e contemporanea di come si riesce a coniugare la crescita con la centralità dell’ uomo».

Boccia (Confindustria): «Crisi è opportunità»

«La sfida della crisi climatica diventa la nostra grande occasione. L’Italia può recitare un ruolo da protagonista per una nuova stagione riformista ed europea, in cui l’economia circolare e la sostenibilità ambientale diventano i grandi fini del Paese»: a dirlo è stato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia in occasione della presentazione del Manifesto di Assisi. Il presidente degli industriali ha sottolineato l’importanza del documento, elencando alcuni principi cardini che lo costituiscono. Soffermandosi poi sull’obiettivo di «eliminare e ridurre i divari tra i territori, le imprese, le persone e includere le persone. A partire dai giovani – ha concluso Boccia – in un percorso di trasformazione attraverso l’ idea della green economy».

I dati della Coldiretti

La presentazione del Manifesto per un’ economia a misura d’ uomo contro la crisi climatica al Sacro Convento di Assisi arriva dopo che l’ Italia ha registrato un aumento record del +156% di tornado, tempeste di pioggia, grandine, ondate di gelo e di calore negli ultimi cinque anni, peggio che in altri grandi paesi come Spagna, Francia e Germania. È quanto emerge da un’analisi Coldiretti sulla banca dati europei degli eventi estremi ESWD che ne ha rilevati in media più di 4 al giorno lungo la Penisola con pesanti conseguenze sull’economia, sul lavoro e sull’ambiente nel 2019, che e’ stato in Italia il quarto anno più caldo dal 1800 con una temperatura superiore addirittura di 0,96 gradi rispetto alla media di riferimento dopo i record di 2014, 2015 e 2018 secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac.

«Gravi danni per l’agricoltura»

«L’agricoltura italiana che si estende su circa la metà della superficie nazionale è il settore che più subisce gli effetti del cambiamento climatico ma anche quello più impegnato a contrastarli», afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che è stato tra i cinque promotori del manifesto di Assisi per rispondere concretamente all’invito del premier Giuseppe Conte ad avere come alleata la Coldiretti per un new green deal che favorisca la transizione ecologica, la cura dell’ambiente e la protezione delle biodiversità».

Il discorso del presidente del parlamento europeo David Sassoli

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