Corte dei conti: «L’Umbria nei numeri»

Aperto l’anno giudiziario: ecco il rapporto sul 2014

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Si va dal caso ‘famoso’, tipo quello dell’avvocato Mario Cartasegna, fino a piccole questioni, spesso legate a disavventure personali, ma che si ritiene possano essere addebitate a cattiva amministrazione.

La relazione Un fatto certo, che emerge dalla relazione fatta in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario della Corte dei conti di Perugia, è che nel 2014, grazie alla sua attività, sono stati recuperati quasi 420mila euro.

IL TESTO DELLA RELAZIONE

Sprechi, ma nemmeno tanti Il presidente della sezione umbra della Corte, Angelo Canale, ha spiegato che nella regione «i fenomeni di cattiva amministrazione ci sono», ma a giudizio dei magistrati non desterebbero «un grado di allarme elevato».

Assoluzioni e condanne Interessante notare, infatti, che se nel 2014 la corte ha emesso 37 sentenze, in quasi il 68% dei casi gli imputati sono stati assolti. Mentre nei casi di condanna, sono state inflitte sanzioni per quasi 265mila euro.

L’appello Importante la richiesta che la Corte dei conti rivolge ai cittadini, visto che «solo in 66 casi, le denunce ricevute sono pervenute da privati cittadini», mentre sul totale delle 1.161 istruttorie aperte, «665 sono state generate da denunce di funzionari e 259 da articoli di stampa».

Marini Per la presidente della Regione, Catiuscia Marini, «la Corte dei conti rappresenta un fondamentale ausilio e supporto nell’azione di controllo della correttezza e trasparenza della spesa pubblica», mentre riguardo ai dati diffusi ha voluto dare atto «a tutto il sistema delle autonomie locali umbre di essere virtuoso, e soprattutto di rispettare i vincoli relativi ai pagamenti della pubblica amministrazione che nella regione sono in linea con le indicazioni dell’Unione europea».

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