Crisi commercio Terni Stop audizioni, ora c’è il ‘tavolo di lavoro’

Ancora un appuntamento in III° commissione per parlare delle criticità del centro: «Serve una città più a km 0 e ‘smart’ nei movimenti». «Sì, ma deve agire la giunta»

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Mesi di sedute per le audizioni di associazioni di categoria e società per raccogliere varie informazioni – in gran parte negative – e consigli su come rivitalizzare una situazione più che infausta, già prima delle problematiche arrivate con la pandemia. E ora il confronto sulla crisi del commercio cittadino a Terni proseguirà con un ‘tavolo di lavoro’ che coinvolgerà i consiglieri comunali della III° commissione consiliare: venerdì pomeriggio nuovo passaggio con decisione di creare un documento da sottoporre all’esecutivo Latini. Nel contempo il centro continua a perdere pezzi tra una chiacchierata e l’altra.

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Gli eventi e il mercatino

Come noto negli ultimi mesi si sono susseguite una serie di audizioni che hanno coinvolto Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, ‘Terni al centro’ Confapi, Gepafin e Sviluppumbria. Quadro chiaro? Forse. Di certo c’è che a livello di commercio c’è da fare i conti con una crisi – il Covid l’ha accentuata – sempre più evidente. La III° commissione consiliare ha deciso di sviluppare l’iter con uno specifico ‘tavolo di lavoro’: «Le problematiche – la prima a parlare è stata Monia Santini di FdI – del commercio sono trasversalissime, non riguardano solo l’assessorato di Stefano Fatale. Riguarda anche il turismo, la povertà del territorio e la mancanza di lavoro. Necessaria una calendarizzazione di eventi». Come di consueto Luca Simonetti (M5S) è conciso: «Con l’avanzamento della campagna vaccinale speriamo che la situazione possa migliorare. In questi casi o si aumenta il reddito pro capite delle famiglie oppure si attirano soldi provenienti da fuori», il pensiero in merito alla proposta della Santini. L’esponente pentastellato ha ricordato il mercatino settimanale e il previsto spostamento – resta l’incertezza sulle tempistiche – in centro: «In teoria può essere dare una piccola risposta ai guai del commercio cittadino».

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Terni

«Sì, ma deve decidere l’amministrazione»

Come chiudere il discorso avviato mesi fa? «O facciamo un gruppo di lavoro – le parole di Michele Rossi di Terni Civica – che parte da zero come accaduto in commissione sanità oppure ogni gruppo politico produce un proprio documento di sintesi con idee. Sarebbe deprimente a livello politico far naufragare questa occasione». Scettico Alessandro Gentiletti di Senso Civico: «Non voglio rompere lo slancio ideale odierno. Vorrei dire che sono trascorsi più di due anni da quando si è insediata l’amminitrazione e spetta a loro avere un’idea su come sostenere il commercio e sul ruolo della città nelle dinamiche del centro Italia. Possiamo scrivere quanto vogliamo, ma decide la giunta. C’è assenza di protagonismo territoriale a livello regionale. Il dibattito è un po’ surreale, l’approccio non mi sembra utile per la città. Il mio contributo ci sarà per l’eventuale elaborazione di un documento ma, ripeto, governa l’esecutivo». Input che mette in allerta il capogruppo della Lega Federico Brizi: «Mi spiace che ci si voglia fermare alla polemica, lo spirito era diverso». In suo supporto anche Maurizio Cecconelli, capogruppo FdI: «Fine a sé stessa. Un gruppo di lavoro per tirare fuori un atto unanime mi sembra una cosa positiva. Si fa qualcosa di costruttivo». Federico Pasculli (leader M5S in consiglio) ha puntato su altri aspetti: «Centri commerciali e luoghi di interesse fuori dal centro non aiutano. Le facoltà universitarie all’esterno hanno portato via l’interesse. Guardate cosa accade a Narni. Serve schiarirsi le idee. Per quel che ci riguarda non vogliamo alimentare il clima di scontro».

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Fatale e la Terni a chilometro 0

Presente in commissione l’assessore al commercio che, ascoltati i consiglieri, ha ribadito concetti già noti: «Gli eventi? Stiamo programmando, abbiamo aperto un tavolo con le associazioni per un percorso che parta da maggio e arrivi fino al periodo natalizio. Dobbiamo sicuramente rendere la nostra città più attrattiva e ancor più capace di essere a chilometro 0, più raggiungibile, più smart nei suoi movimenti. Siamo in attesa di capire come saremo la settimana prossima – riferimento alla possibile ‘zona rossa’ -, abbiamo messo in campo delle agevolazioni messe in campo e stiamo ragionando per continuare così». C’è anche altro in ballo: «La programmazione da fare per lo sviluppo della nostra regione nei prossimi due-tre mesi. Capire come accedere a delle risorse che il governo trasmetterà alle Regioni. Terni, tutta insieme, deve pensare a come raggiungere l’obiettivo comune per far ripartire la città. Centro commerciale naturale? Non ho contezza di una ripresa. Abbiamo affrontato altri problemi».

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Ed ecco il ‘tavolo di lavoro’

Alla fine si trova la quadra: «Abbiamo il dovere – ha voluto ricordare Simonetti – di ascoltare la città e gli elementi acquisiti sono fondamentali per decisioni più consapevoli. Ciò che deve uscire da qui è una relazione da portare in consiglio». Brizi dà l’ok: «Con i verbali costruiamo una base di lavoro asettica, un documento di livello dopo aver buttato giù una serie di idee». Forse per la primavera la storia si chiude.

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