Droga ordinata via ‘call center’: scattano arresti e perquisizioni

Operazione dell’Arma fra Perugia e Assisi. Sequestrati undici chili di stupefacenti per un valore di tre milioni di euro

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Avevano predisposto una sorta di servizio ‘call center’ in Albania che, ricevuta la richiesta telefonica da parte del cliente di turno, contattava il gregario in Italia per la consegna delle dosi, fornendo indicazioni su orario, luogo, quantità e corrispettivo da incassare. L’organizzazione, dedita allo spaccio di cocaina, è stata stroncata dai carabinieri di Assisi nell’ambito di un’operazione che ha portato all’emissione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali per 20 persone, per lo più cittadini albanesi. Ad emettere il provvedimento è stato il gip di Perugia, su richiesta della procura. Undici, in totale, i chili di droga sequestrati per un valore di tre milioni di euro.

Gli indagati

Tra i 20 indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, una persona è finita in carcere, mentre sono in quattro agli arresti domiciliari, altri quattro gravati dall’obbligo di dimora nel comune di residenza associato all’obbligo di firma e, infine, undici dal divieto di dimora in Umbria. Le ricerche, che si sono sviluppate tra le province di Perugia, Terni e Roma, hanno permesso al momento di localizzare solo sei dei venti destinatari del provvedimento: un cittadino albanese è stato arrestato e tradotto nel carcere di Perugia, due suoi connazionali sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e a un altro è stato notificato il divieto di dimora nella regione. Le ricerche hanno anche consentito di individuare e sottoporre agli arresti domiciliari una donna di nazionalità romena ed un cittadino italiano.

Cocaina e traffico

L’operazione è stata condotta dalla Compagnia carabinieri di Assisi, con il supporto dei militari dei reparti competenti per territorio nei luoghi delle esecuzioni e del personale del Nucleo carabinieri cinofili di Firenze. Le attività investigative erano state avviate nel giugno 2019, a seguito del controllo di un giovane assuntore di cocaina che, nella circostanza, aveva riferito ai militari di aver acquistato la dose da un uomo di nazionalità albanese di cui aveva fornito il numero di telefono. I successivi sviluppi hanno consentito ai militari assisani di acquisire gravi indizi sull’esistenza di un sodalizio, operante principalmente a Perugia, composto da uomini e donne provenienti dall’Albania, dediti al traffico, alla detenzione e allo spaccio di cocaina.

Manovalanza

Le indagini hanno documentato più di 500 cessioni di stupefacente perfezionati con la modalità del ‘call center’, che vedeva impiegati, come manovalanza, concittadini albanesi giunti in provincia di Perugia con il proposito di restare sul territorio nazionale, a disposizione del sodalizio, per i tre mesi consentiti dal visto turistico. Al termine del periodo, avrebbero fatto rientro nel Paese di origine. Nel corso dell’indagine i militari hanno sequestrato oltre 20 mila euro in contanti e sono riusciti ad intercettare due carichi di cocaina, uno di sei chili proveniente dalla Germania ed un altro di cinque chili nella disponibilità di uno degli indagati ad Assisi. Venduti al dettaglio, avrebbero potuto fruttare oltre tre milioni di euro. Saranno estese anche all’estero le ricerche degli altri quattordici destinatari del provvedimento, tra cui una donna romena, 12 cittadini albanesi e un uomo di nazionalità egiziana, attualmente irreperibili. Nell’ambito della stessa operazione i militari, su delega della procura di Perugia, hanno svolto diverse perquisizioni locali e domiciliari nei siti individuati quali basi per la gestione ed il traffico dello stupefacente, rinvenendo e sottoponendo a sequestro materiale verosimilmente atto al confezionamento.

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