Terni: è ballottaggio Masselli-Bandecchi. Tutti i dati definitivi

Quasi 4 mila voti di differenza fra il candidato del centrodestra e quello di Alternativa Popolare. Di nuovo alle urne il 28 e 29 maggio

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Amministrative Terni: tutte le preferenze di ogni lista e candidato – Leggi documento (PDF)

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Spoglio Terni: 129 sezioni su 129

Questi i dati ufficiali dello spoglio per le elezioni amministrative a Terni, con 129 sezioni scrutinate su 129: Masselli 35,81% (17.363 voti), Bandecchi 28,14% (13.647), Kenny 21,94% (10.640), Fiorelli 10,82% (5.249), Cianfoni 1,20% (582), Fiorini 1,06% (515), Tobia 1,02% (497).

Di seguito i risultati di ciascuna lista in relazione al candidato sostenuto (129 sezioni): Masselli (Fratelli d’Italia 17,94% con 8.044 voti, Forza Italia 6,53% con 2.928, Terni Masselli Sindaco 5,22% con 2.340, Lega 4,28% con 1.917, Terni Civica 2,42% con 1.083, Terni Protagonista 1,42% con 638, Liberali e Riformisti 0,65% con 293); Bandecchi (Con Bandecchi per Terni 12,32% con 5.525 voti, Alternativa Popolare 6,90% con 3.095, Noi con Terni 3,64% con 1.632, Terni per Loro 3,01% con 1.351); Kenny (Pd 15,05% con 6.749 voti, Kenny Innovare per Terni 3,57% con 1.602, PSI Alleanza Verdi e Sinistra 3,41% con 1.527); Fiorelli (M5s 6,53% con 2.929 voti, Bella Ciao 2,53% con 1.136, Terni Conta 1,35% con 605); Cianfoni (Alleanza degli Innovatori 1,12% con 502 voti); Fiorini (Fiorini per Terni 1,09% con 487 voti); Tobia (Potere al Popolo 1,01% con 454 voti).

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Orlando Masselli in testa, poi Stefano Bandecchi e quindi – più staccato – Josè Maria Kenny. Questo il trend che emerge dallo spoglio dei primi seggi alle elezioni amministrative 2023 a Terni. A sfidarsi al ballottaggio per diventare sindaco – si vota domenica 28 e lunedì 29 maggio – saranno Masselli (centrodestra e civiche) e Bandecchi (Alternativa Popolare e civiche). Niente da fare per Kenny (Pd e civiche) la cui posizione, sua e delle forze che lo sostengono, potrebbe essere centrale in ottica ballottaggio, così come quella di Fiorelli (M5s e civiche). Un’altra indicazione che emerge dalla prima fase dello spoglio è il significativo ricorso al voto disgiunto (un candidato sindaco e consiglieri di liste non collegate) che sembra premiare fortemente Bandecchi e penalizzare, viceversa, Masselli.

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