Voto, Tesei e Salvini: trionfo in Umbria

Umbria, si è votato dalle 7 alle 23 per eleggere il presidente e l’assemblea legislativa dell’Umbria. Affluenza definitiva al 64,69%. Tesei oltre il 55%

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Dopo una campagna elettorale a ritmo serrato come mai in passato – tra nuove alleanze, ‘big’ nazionali e accuse reciproche -, in Umbria è arrivato il giorno della verità: i seggi sono rimasti aperti domenica, dalle 7 alle 23, per eleggere il nuovo presidente della Regione e i 20 consiglieri dell’11esima legislatura. Poco più di 700 mila gli elettori chiamati alle urne (703 mila 595, precisamente), per un voto che però ha assunto un valore simbolico anche all’interno dello scacchiere politico nazionale. Otto i candidati in lizza, per 19 liste complessive.

TESEI, SALVINI, MELONI: «ORA GRANDE IMPEGNO»

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Exit poll: valanga centrodestra. Salvini: «Ad occhio impresa storica»

Secondo i primissimi exit poll – Rai3, Consorzio Opinio – c’è un ampissimo margine per Donatella Tesei che si attesta tra il 57% e il 61%. Per Vincenzo Bianconi c’è una forbice che va dal 34 al 38%: il risultato è chiaro già in partenza. Il terzo, Claudio Ricci, è tra l’1,5 e il 4,5%. C’è subito un commento a caldo del leader della Lega Matteo Salvini: «Ad occhio abbiamo fatto una grande impresa. L’avevo detto: perdiamo la partita che conta (si riferisce al Milan) e vinciamo quella importante», ha detto a Perugia intercettato dai cronisti. A livello di partiti – proiezioni – la Lega supera il 38%, quindi Fratelli d’Italia all’11% e Forza Italia con poco meno del 6%; sponda centrosinistra Pd 19% e M5S sotto il 10%. «Ho il cuore pieno, arrivano dai seggi dei dati incredibili con Donatella sopra il 60%. Sfido chiunque – ha detto il leader della Lega in conferenza stampa – a pensare che si sarebbe celebrata una festa di democrazia come quella di oggi: è l’inizio di un percorso e ora Donatella un’eredità abbastanza impegnativa. Concediamoci almeno dopo cinquant’anni una notte di festa. La Lega è di gran lungo il primo partito di questo paese, qui c’è l’Italia vera: Perugia, Terni e altri Comuni rappresentano la maggioranza degli italiani. Vedremo i dati, ma sia per il Pd che per il M5S questa è una lezione di democrazia e onesta, se la ricorderanno. Ci aspettano cinque anni di battaglia per gli umbri».

La prima proiezione (La7)

L’affluenza definitiva: +9 rispetto al 2015. Record a Fratta Todina e San Venanzo

Hanno votato il 64,69% degli aventi diritto. In provincia di Perugia il 65,03% (nel 2015 era il 56,31%, percentuale più alta a Fratta Todina con il 74,77%), in quella ternana il 63,72% (era il 52,92%, record per San Venanzo con il 75,21%). Nei due Comuni principali sono andati alle urne rispettivamente il 66,34% e il 61,68%. In totale hanno votato 453 mila 228 elettori su 703 mila 595.

L’affluenza alle 19

Alle 19 hanno votato il 52,80% degli aventi diritto, con un +13 rispetto al 2015. In provincia di Perugia i votanti sono stati il 53,09% (quattro anni il dato fu 40,63%, percentuale più alta a Preci con il 63,39%); in provincia di Terni il 51,97% (contro il 37,90%, il record momentaneo va a San Venanzo con il 62,45%).

L’affluenza alle 12: Poggiodomo e Attigliano al top

Alle ore 12 – il 31 maggio del 2015 il dato era stato del 15,39% – hanno votato il 19,55% degli aventi diritto, oltre quattro punti percentuali in più rispetto all’ultima tornata. Nella provincia di Perugia (Poggiodomo spicca su tutti con il 23,60%) si è toccata quota 19,68% contro il 15,65% del 2015; in quella ternana (record ad Attigliano con il 22,58%) c’è invece il 19,19% rispetto al 14,64 del 2015.

Come si vota

Gli elettori sono 521.960 in provincia di Perugia (252.883 uomini e 269.077 donne) e 181.635 in quella di Terni (87.327 uomini e 94.308 donne), distribuiti in 1.005 seggi (710 nel perugino e 295 nel ternano). Una sola la scheda che sarà fornita ad ognuno di essi: riporta nome e cognome dei candidati presidenti, accanto al simbolo della lista o delle liste che li appoggiani, a loro volta affiancati da due righe per esprimere l’eventuale voto di preferenza. Quattro le modalità di voto: si può tracciare il segno solo sul nome del candidato presidente (in questo caso il voto si estende anche alla lista o alla coalizione di liste collegate), si può tracciarlo sia sul nome del candidato presidente che sul simbolo di una lista collegata (premiando anche la lista stessa), oppure soltanto sul simbolo della lista (estendendo così il voto anche al candidato presidente collegato). Quarta alternativa: si può scrivere nome e cognome dei due candidati consiglieri che si intende votare, senza mettere la croce sul simbolo della relativa lista.

FOTO – UMBRIA AL VOTO, IMMAGINI DAI SEGGI

Le ipotesi di annullamento

Non è possibile il voto disgiunto, dunque è nullo il voto di chi traccia una croce su una lista e un’altra croce sul nome di un candidato presidente della Regione non collegato alla lista votata. Fino a due i nomi dei candidati consiglieri regionali che possono essere espressi, ma devono essere di sesso diverso (uno maschio e uno femmina) altrimenti la seconda preferenza viene annullata. Viene eletto presidente il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi, mentre sono ammesse alla ripartizione dei seggi le liste che hanno superato la quota di sbarramento del 2,5% del consensi. Alla lista o alle liste che appoggiano il candidato vincitore sono garantiti 12 seggi (60%), grazie al premio di maggioranza previsto dalla legge elettorale.

I nomi in corsa

Lo spoglio delle schede comincerà subito dopo la chiusura delle urne prevista per le 23. Otto, come accennato, i candidati che si sfidano: per il centrodestra la senatrice leghista Donatella Tesei, sostenuta da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Tesei Presidente ed Umbria Civica, per il nuovo patto civico tra Pd e M5s l’imprenditore Vincenzo Bianconi, appoggiato, oltre che dai due partiti di governo, anche da Europa Verde, Sinistra civica e verde e Bianconi per l’Umbria. Proverà a strappare voti anche il consigliere regionale uscente (già candidato presidente nel 2015) ed ex sindaco di Assisi, Claudio Ricci, che si presenta con le liste Ricci Presidente, Italia Civica e Proposta Umbria. Rossano Rubicondi, ex sindacalista, è sostenuto invece dalla lista del Partito Comunista di Marco Rizzo, il militare ed ex deputato Antonio Pappalardo, con quella dei Gilet arancioni. Gli altri candidati governatore sono Giuseppe Cirillo con il Partito delle buone maniere, Martina Carletti con la lista Riconquistare l’Italia ed Emiliano Camuzzi con le liste di Potere al popolo e Partito Comunista Italiano.

COME SI VOTA – VIDEO

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